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Alessia Pifferi e la nuova perizia psichiatrica: un caso controverso

Alessia Pifferi durante la perizia psichiatrica

La Corte d'Assise d'Appello di Milano ordina un nuovo esame psichiatrico per la madre accusata di omicidio.

Il contesto del caso Pifferi

Alessia Pifferi, una donna di 38 anni, è al centro di un caso giudiziario che ha suscitato grande attenzione mediatica e sociale. Condannata in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della sua figlia di 18 mesi, Diana, la donna ha abbandonato la piccola in casa per sei giorni, portando alla sua morte per stenti. Questo tragico evento ha sollevato interrogativi non solo sulla responsabilità penale di Pifferi, ma anche sulla sua salute mentale. La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha recentemente deciso di sottoporre la donna a una nuova perizia psichiatrica, accogliendo la richiesta del suo avvocato, Alessia Pontenani.

La richiesta della difesa e le valutazioni precedenti

La difesa di Pifferi ha sempre sostenuto che la sua assistita soffrisse di un “grave deficit cognitivo”, un aspetto che potrebbe aver influito sul suo comportamento e sulla tragica decisione di abbandonare la figlia. Nonostante una precedente perizia avesse stabilito che Pifferi fosse capace di intendere e volere, l’avvocato ha insistito sulla necessità di approfondire la questione. “È giusto che si capisca se c’è un problema alla base”, ha dichiarato Pontenani, sottolineando che non si tratta di follia, ma di un possibile disturbo cognitivo che potrebbe aver contribuito alla morte di Diana.

Le reazioni e le implicazioni del nuovo esame

La decisione della Corte ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre la difesa accoglie con favore la possibilità di una nuova valutazione, la sorella di Pifferi, Viviana, si è dichiarata “tanto delusa” per la scelta dei giudici. La questione della salute mentale in contesti di crimine è complessa e delicata, e il caso di Alessia Pifferi ne è un esempio lampante. La nuova perizia, che sarà affidata il 28 febbraio, potrebbe avere un impatto significativo sul futuro di Pifferi, che attualmente si trova in carcere. La società si interroga: fino a che punto le condizioni mentali possono influenzare le azioni di un individuo e la sua responsabilità penale?