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Arrivati i risultati della perizia psichiatrica di Alessia Pifferi, la madre che ha lasciato da sola per diversi giorni la figlia di 18 mesi, morta poi di stenti nel 2021.
I risultati della perizia psichiatrica di Alessia Pifferi
Il perito, Elvezio Pirfo, ha affermato:
«Non essendo dimostrabile né una disabilità intellettiva né un disturbo psichiatrico maggiore né un grave disturbo di personalità, è possibile affermare che Alessia Pifferi al momento dei fatti per i quali è imputata era capace di intendere e di volere. Vista la mantenuta capacità di intendere e di volere non è possibile formulare una prognosi di pericolosità sociale correlata a infermità mentale. La donna presenta un funzionamento cognitivo integro e una buona capacità di comprensione della vicenda giudiziaria che la riguarda, sia in termini di disvalore degli atti compiuti sia dello sviluppo della vicenda processuale».
Ulteriori risultati della perizia psichiatrica di Alessia Pifferi
«Al momento dei fatti ha tutelato i suoi desideri di donna rispetto ai doveri di accudimento materno verso la piccola Diana e ha anche adottato un’intelligenza di condotta viste le motivazioni diverse delle proprie scelte date a persone diverse».
La perizia e i colloqui con le psicologhe indagate per falso
«Il monitoraggio e i colloqui fatti dalle due psicologhe, che hanno preceduto la somministrazione del test di Wais, non sono del tutto conformi ai protocolli di riferimento e alle buone prassi in materia di somministrazione di test psicodiagnostici e quindi l’esito del predetto accertamento non può essere ritenuto attendibile e compatibile con le caratteristiche mentali e di personalità dell’imputata per come emergono dagli ulteriori atti del procedimento e dall’osservazione peritale».