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Alessandro Basciano e il braccialetto elettronico: la sentenza della Cassazione

Alessandro Basciano con braccialetto elettronico

Il deejay ligure costretto a rispettare il divieto di avvicinamento all'ex compagna

Il caso di Alessandro Basciano

Alessandro Basciano, noto deejay ligure e ex concorrente del Grande Fratello Vip, si trova attualmente al centro di una controversia legale che ha portato alla sua condanna a indossare un braccialetto elettronico. La Corte di Cassazione ha recentemente confermato la decisione del Tribunale del Riesame di Milano, che ha emesso un divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla sua ex compagna, Sophie Codegoni.

Questa misura è stata adottata in seguito a gravi accuse di stalking nei confronti di Basciano, il quale ha già affrontato un arresto lo scorso novembre.

Le accuse di stalking e le misure cautelari

Le accuse di stalking nei confronti di Basciano sono state ritenute serie dai giudici, i quali hanno descritto le sue condotte come “idonee a generare” un “perdurante stato di ansia e paura” nella vittima. Sophie Codegoni ha dichiarato di sentirsi condizionata nelle proprie abitudini di vita a causa delle azioni del deejay. La decisione della Cassazione di confermare il divieto di avvicinamento e l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico rappresenta un passo significativo nella tutela della vittima e nella lotta contro la violenza di genere.

Le conseguenze della sentenza

Con la sentenza della Cassazione, le misure cautelari diventano definitive. Se Basciano dovesse rifiutarsi di indossare il braccialetto elettronico o se ci fossero problemi tecnici nell’applicazione della misura, scattarebbero automaticamente gli arresti domiciliari. Questa situazione evidenzia l’importanza della tecnologia nella gestione di casi di violenza domestica e stalking, permettendo alle autorità di monitorare i comportamenti degli accusati e garantire la sicurezza delle vittime. Al momento, né Basciano né Codegoni hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche riguardo alla sentenza.