Come avremmo fatto a conoscere vizi turpi, bassezze morali, aneddoti piccanti e comportamenti infamanti di uomini potenti e temuti senza i racconti dello storico più pettegolo di Roma?
Non si può dire che il celebre biografo lesinasse in particolari, anzi!
Su Tiberio poi, dà il meglio di sé descrivendone con dovizia e puntiglio ogni perversione, tanto che la maggior parte degli studiosi, oggi, è concorde nel ritenere che egli abbia lavorato anche di fantasia, pertanto non si può prendere per oro colato tutto quanto afferma nella sua voluminosa opera.
Comunque sia, a prescindere dalle evidenti esagerazioni, Svetonio era pur sempre uno storico, e per quanto non del tutto obiettivo, doveva ad ogni modo aver preso spunto da fatti reali, sebbene li abbia poi riportati in maniera non completamente fedele.
Ecco di seguito una delle molteplici e odiose perversioni sessuali attribuite all’ Imperatore Tiberio, che, stando a lui, aveva
“addestrato dei fanciulli di tenerissima età, che chiamava i suoi “pesciolini”, a scherzare tra le sue gambe mentre nuotava e a risvegliare i suoi sensi con baci e morsi”.
E per “fanciulli in tenerissima età” si intendono, ovviamente, bambini.