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Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, guarda con favore all’Unione dei Mercati dei Capitali. Il progetto è da lungo tempo sui tavoli istituzionali dell’Unione Europea e il banchiere si è espresso per l’integrazione durante il discorso di apertura dell’Italian CEO Conference, evento giunto nel 2024 alla decima edizione che raduna nella sede di Mediobanca investitori internazionali e i vertici delle maggiori società italiane quotate.
Superare i confini nazionali della finanza e creare un mercato finanziario unico per il Vecchio Continente “contribuirebbe alla prosperità, alla stabilità e alla competitività a lungo termine dell’Europa”, ha sostenuto Alberto Nagel con le dichiarazioni riportate sulla stampa dal quotidiano MilanoFinanza.
Maggiori opportunità per gli investitori e le imprese
Uno dei maggiori benefici della creazione di un mercato finanziario unificato, ha detto Alberto Nagel, riguarda la possibilità rafforzata di diversificare le fonti di finanziamento, dal canale bancario al capitale proprio, dalle obbligazioni ad altri strumenti finanziari. Le aziende potrebbero scegliere con maggiore facilità il tipo di finanziamento più adatto alle loro esigenze, aumentando la loro competitività grazie a costi ridotti: un aspetto particolarmente vantaggioso per le piccole e medie imprese.
Nagel ha dunque sottolineato che l’Unione dei Mercati dei Capitali creerà nuove opportunità per risparmiatori e investitori, favorendo la diversificazione degli investimenti. Con l’Unione, i risparmi europei potrebbero trovare rendimenti all’interno del continente, diminuendo il flusso di capitali verso gli Stati Uniti. Concentrandosi poi sull’Italia, Nagel ha dichiarato che “dovrebbe meglio valorizzare i vasti risparmi delle famiglie canalizzando meglio gli investimenti per supportare il rafforzamento strutturale del Paese”.
Il richiamo di Alberto Nagel sulla posizione dell’Italia
Alberto Nagel ha illustrato come l’integrazione dei Mercati dei Capitali possa potenziare l’indipendenza finanziaria dell’Unione Europea, riducendo la dipendenza dai mercati esterni. Questo fattore potrebbe anche accrescere l’influenza dell’euro a livello globale. Inoltre, il banchiere ha enfatizzato l’importanza della coesione tra i vari Stati membri, senza dimenticare quelli che “non possono camminare da soli” anche “alla luce dell’applicazione del Patto di Stabilità”, perché altamente indebitati.
È il caso dell’Italia, per cui il CEO di Mediobanca ha rimarcato i notevoli benefici che derivano dalla collaborazione europea, utile a sfruttare gli investimenti su larga scala. Nonostante l’elevato indebitamento, l’Italia ha dimostrato una traiettoria di crescita solida, con un PIL in rialzo del 3,5% tra il 2019 e il 2023, superiore a Francia e Germania.
Politiche coordinate per competere a livello globale
L’intervento di Alberto Nagel si è concluso sottolineando la priorità per l’Europa di adottare un piano strategico per competere efficacemente con Cina e Stati Uniti. L’Europa è chiamata infatti ad operare come un’entità unita, condividendo strategie e obiettivi comuni. Per rimediare alla frammentazione del commercio internazionale e alla de-globalizzazione, Nagel ha proposto l’adozione di un bilancio comune e unificato per facilitare gli investimenti, evidenziando come la crisi del Covid e quella energetica abbiano dimostrato che, in presenza di una volontà politica espressa in maniera chiara, una maggiore integrazione è possibile.