Roma, 7 mar. (Adnkronos Salute) – "L'obiettivo del software messo a punto dal team della Lum è quello di ridefinire le tariffe dei Drg che sono principalmente responsabili dei debiti delle Aziende sanitarie locali, per arrivare al perfetto equilibrio tra entrate ed uscite. Abbiamo analizzato più di 50 patologie. Circa il 40% delle tariffe si sono dimostrate assolutamente inferiori ai costi realmente sostenuti. Il modello realizzato dai miei ricercatori deve rappresentare un punto di svolta, perché allo stato attuale in Italia il sistema delle tariffe è stato costruito senza conoscerne i costi. Un sistema che fa acqua da tutte le parti, da qui l'idea qualche anno fa di lavorare a questa ricerca". Lo ha detto Francesco Albergo, direttore operativo della Libera università mediterrana School of Management, Università Lum, durante la presentazione – oggi nell’Auditorium del ministero della Salute – di un nuovo algoritmo per l'analisi dei costi delle prestazioni sanitarie, realizzato dalla Lum.
"Con questo strumento – ha sottolineato Albergo – siamo in grado di determinare una metodologia in grado, da Nord a Sud Italia, e in tutte le strutture ospedaliere, di determinare esattamente quanto costa la singola prestazione, di conseguenza poter determinare una tariffa". L'idea dell'algoritmo, ha spiegato, nasce da una "domanda che ci siamo posti: come mai secondo una sentenza della Corte dei Conti le Asl e l'Inps risultano essere le aziende più indebitate d'Italia? Risulta, infatti, uno scostamento continuo e strutturale dei flussi finanziari tra entrate e uscite e questo ha incuriosito me e un gruppo di giovani ricercatori dell'università sin dal 2017, nell'arrivare a questa ricerca che si è concretizzata e che ha determinato questo software".
Circa il "40% delle patologie che sono state oggetto di studio hanno dei costi decisamente superiori rispetto alla tariffa – ha osservato Albergo – Ce ne sono poche che coincidono tra il valore della tariffa e il valore del costo, e in alcuni casi ci sono state anche alcune sorprese per alcune patologie che noi pensavamo potessero avere costi decisamente superiori". Per questo motivo al sottosegretario Gemmato "chiediamo attenzione su questo tema, una soluzione importante per migliorare i conti della sanità".