Deputati del Pd in Albania, scattano le polemiche: "Nelle aree dei centri migranti non c'è niente"

La delegazione Pd è riuscita ad accedere agli spazi di Gjader, Albania, dedicati ai centri migranti, ma non trovano nulla

I deputati Pd: Matteo Mauri, Simona Bonafè, Enzo Amendola e Matteo Orfini sono arrivati stamattina nella zona di Gjader, nel nord-ovest dell’Albania, per un blitz a sorpresa nelle aree che dovranno ospitare i due centri per migranti, previsti dall’accordo siglato da Giorgia Meloni ed Edi Rama, ma fanno una amara scoperta e scattano le polemiche.

La protesta dei deputati del Pd

Oggi siamo al 22 maggio e Simona Bonafè, a La Presse, racconta che in quei luoghi ci sono solo ruspe che stanno appianando il terreno, «non c’è assolutamente niente».

«Meloni spende 800 milioni per una cosa inutile e costosa, ci ripensi e metta queste risorse su welfare, sanità e politiche per l’integrazione».

A seguire questa linea di pensiero è Matteo Orfini che accusa il Governo di sprecare enorme quantità di soldi pubblici e «soprattutto non siete neanche in grado di mantenere quello che avete detto».

Sarebbe fallito, dunque, secondo il Pd, il tentativo della premier Meloni di avere uno spot elettorale sui migranti per le europee:

«Siamo davanti a più di 70mila mq di nulla. I lavori sono a malapena partiti, nonostante gli annunci del governo che aveva fissato per il 20 maggio 2024 la data di apertura del centro».

A quanto si apprende, infatti, dopo il blitz dei deputati, i tempi per la realizzazione dei centri in Albania si sono allungati con la consegna delle strutture prevista per il prossimo autunno.

Le aree per i centri migranti in Albania

La delegazione Pd è unita e ha un solo obiettivo: smantellare il progetto e tutti i CPR italiani, chiedendo di investire i milione di euro per il sistema sanitario nazionale, e smascherare il Governo che prova a nascondere con la propaganda i propri fallimenti.