Argomenti trattati
Anthony, Anouchka e Alain-Fabien, i tre figli di Alain Delon hanno annunciato la morte dell’attore francese.
I rapporti tra fratelli e con il padre sono stati complicati e burrascosi: il motivo principale è l’eredità.
La guerra tra i figli di Alain Delon
I tre eredi sono nati da diverse relazioni amorose e, per lungo tempo, hanno avuto rapporti complicati con il padre. Tuttavia, negli ultimi anni, il rapporto si è attenuato dopo che Alain ha subito un ictus che ha gravemente compromesso la sua salute.
I rapporti tra i figli però sono da sempre burrascosi.
A gennaio di quest’anno Anthony Delon, ospite di Verissimo, ha parlato dei contrasti con la sorellastra Anouchka:
“Io volevo rispettare la volontà di mio padre, che ha deciso di morire in campagna, vuole essere seppellito lì. Mia sorella Anouchka invece voleva portarlo in Svizzera”.
Se vuole stargli vicino può venire in Francia, diceva l’uomo nato dalla relazione tra Alain Delon e la moglie Francine Novas.
Anouchka e Alain-Fabien, invece, sono il frutto della relazione iniziata nel 1987 con la modella olandese Rosalie van Breemen.
La denuncia dei figli verso la badante di Alain Delon
I tre fratelli hanno poi, di comune accordo, deciso di denunciare per circonvenzione d’incapace la badante, diventata l’ultima compagna dell’attore, Hiromi Rollin.
La donna è stata accusata di “sequestro di persona vulnerabile”, oltre che di “violenze fisiche e psicologiche”. Tuttavia, a inizio 2024 la donna ha accusato i tre figli di “tentato omicidio volontario”.
Il motivo principale del conflitto in famiglia è l’eredità: i due figli maschi hanno accusato la sorella e la badante di essersi assicurate una larga parte del patrimonio. Si stima che l’eredità di Delon valga milioni: all’asta a giugno 2023 ha venduto circa 80 opere d’arte per oltre otto milioni di euro.
Il figlio mai riconosciuto
Christian Aaron Boulogne, nato nel 1962 dalla relazione con Romy Schneider, ha provato più di una volta a ottenere il riconoscimento senza mai riuscirci.
Nel 2021 la richiesta fu respinta dal Tribunale d’Orléans.