Roma, 28 ott.
– La penultima giornata del WTT Feeder Cagliari si è conclusa con l’assegnazione del titolo del doppio misto, che ha proposto la prima finale della storia tutta italiana. Se la sono aggiudicata John Oyebode e Gaia Monfardini, che, battendo per 3-1 (11-7, 13-11, 6-11, 11-9) Niagol Stoyanov e Giorgia Piccolin, hanno conquistato la loro prima vittoria internazionale. Oyebode e Monfardini, hanno avuto tre set-point e hanno sfruttato il primo.
Nel secondo il sardo e la lombarda hanno inseguito 2-4, hanno agganciato gli avversari (4-4), dal 6-6 sono andati in testa (8-6) e sono stati ripresi (8-8). Solo saliti a due palle set (10-8) e sono sfumate, come anche la terza (11-10). La quarta (12-11) è stata quella decisiva. Al ritorno al tavolo si è lottato punto a punto (6-6), poi Stoyanov e Piccolin hanno preso il sopravvento.
Nella quarta frazione Oyebode e Monfardini hanno guidato sul 4-2, dal 5-3 sono stati appaiati (5-5) e sono ripartiti (9-5). Sono stati raggiunti (9-9) e si sono procurati un match-point, che hanno concretizzato, abbracciandosi, come hanno fatto dall’altra parte i loro amici e avversari di giornata. La pemiazione è stata effettuata dal presidente del CONI Sardegna Bruno Perra e dal presidente della FITeT Renato Di Napoli.
“Siamo felicissimi – commenta Oyebode – e anche molto stanchi, perché è stata una partita a nervi tesi, secondo me non è stata spettacolare, ma nei momenti più importanti siamo stati più concentrati. Era importante vincere l’abbiamo fatto e siamo contenti. È incredibile che ci sia stata una finale così, fra due coppie italiane, e speriamo che in futuro ce ne siano altre. Siamo competitivi e oggi lo abbiamo dimostrato tutti e quattro, arrivando a giocarci il titolo.
Non c’è stata una chiave della vittoria, abbiamo semplicemente sbagliato un po’ meno, ci sono stati errori da entrambe le parti e noi siamo stati più cinici”.
Soddisfattissima anche Monfardini: “il nostro percorso in questo torneo è stato fantastico. Abbiamo sempre giocato bene in questi giorni e abbiamo conquistato il nostro primo titolo internazionale qui Italia e a Cagliari, nello stesso impianto che l’anno scorso ci ha visti per la prima volta campioni italiani assoluti.
È come un deja vu ed è accaduto”. Anche sul fronte dei finalisti ci sono solo sorrisi. “A parte il dispiacere per il risultato della finale – spiega Stoyanov – abbiamo disputato un grande torneo. Venivamo da mesi in cui non avevamo più giocato, con l’Olimpiadi. Abbiamo ricominciato la gara del misto con molti dubbi e ne veniamo fuori con molti aspetti positivi. A freddo potremo lavorare sia su cosa è andato bene sia su ciò che dovremo migliorare.
Complimenti a loro, hanno fatto una bella finale, ma anche il nostro è stato un ottimo torneo”.
Piccolin analizza la partenza lenta: “Mi prendo le mie responsabilità, mi sono semita stanca, dopo la grande emozione di questa mattina. Già negli ottavi del singolare la mia partita era stata un po’ sottotono. All’inizio della finale non sono riuscita a dare il meglio e poi c’è stato il secondo set perso per poco, ai vantaggi.
Nel terzo parziale abbiamo trovato la strada giusta, però poi loro non ci hanno regalato nulla. Abbiamo fatto un po’ più errori. Da gennaio, comunque, questa è la nostra seconda finale, dopo Corpus Christi, e dobbiamo essere felici del nostro percorso. Speriamo di proseguire in questa direzione”.