Al Pacino ha rivelato: «Durante il periodo della pandemia, ho contratto il Covid e sono stato vicino alla morte. Il mio cuore ha smesso di funzionare».

Al Pacino: l'attore leggendario rivela il suo drammatico incontro con la morte durante la pandemia, ma trova nuova ispirazione nella nascita del suo ultimo figlio. Scopri di più nella sua autobiografia "Sonny Boy" e nel suo nuovo ruolo in "Re Lear

Durante il periodo critico della pandemia di Covid-19, l’illustre attore Al Pacino ha vissuto una situazione di grande rischio per la sua vita.

In un’intervista al New York Times, l’acclamato Tony Montana di “Scarface” ha condiviso l’esperienza di un arresto cardiaco. All’età di 84 anni, Pacino ha dimostrato di non conoscere la noia, vivendo una vita piena di avvenimenti. Lo scorso anno, ha accolto il suo quarto figlio, Roman, nato dalla giovanissima Noor Alfallah, che ha solo 30 anni.

Nella sua autobiografia, “Sonny Boy”, in uscita il 8 ottobre, l’attore ha descritto il suo percorso con queste parole: «Ho vissuto un’avventura verso la luna e finora ho avuto la fortuna di farlo».

Pacino è anche coinvolto in una nuova produzione cinematografica di “Re Lear”, un adattamento della celebre tragedia di Shakespeare, in cui reciterà il ruolo del re. Nonostante ciò, ha ricordato come la pandemia lo abbia avvicinato in modo preoccupante alla morte: «Ero sul punto di morire».

La nascita del suo ultimo bambino ha rappresentato un’emozione straordinaria, ispirandolo a lanciarsi in nuovi progetti. Riguardo alla questione su come Roman dovrebbe iniziare a esplorare la leggendaria carriera del padre, Al Pacino ha offerto una risposta inaspettata.

Ha menzionato il piccolo ruolo che ha avuto nella pellicola comica “Jack and Jill”, diretta da Adam Sandler, dove interpreta una parodia di un noto carosello per la Dunkin’ Donuts. Ha così spiegato: «Si tratta di una parte divertente. Era un momento in cui dovevo accettare lavori, poiché ero in difficoltà finanziaria dopo che il mio commercialista mi aveva truffato ed era andato in prigione. Dovevo trovare un’entrata immediata, quindi ho accettato»