Bologna, 27 mar. (askanews) – Il biologico avanza e tocca quota 2,5 milioni di ettari, oltre il 20% dei terreni agricoli italiani, quasi il doppio della media europea. Mentre il mercato Agritech, dopo anni di forte crescita, registra una leggera flessione a 2,3 miliardi di euro, pur continuando ad ampliare la sua presenza nei campi italiani. Un settore dove ricerca e innovazione guidano il cambiamento. Sono le tendenze sintetizzate nell’Osservatorio Agrofarma presentato a Bologna.
“Il percorso sui prodotti cosiddette Biosolution, cioè i prodotti utilizzabili anche nell’ambito dell’agricoltura biologica che sono sempre più impiegati in agricoltura integrata, è una sfida importante – spiega il presidente di Agrofarma-Federchimica, Paolo Tassani -. Le società hanno investito livelli importanti di denaro nello sviluppo negli anni passati e sono pronte a mettere in commercio questi prodotti. Chiaramente dobbiamo avere delle tempistiche che permettono di portare a disposizione degli agricoltori le soluzioni rapidamente, anche perché gli agricoltori ne stanno avendo sempre meno e questo è uno dei gridi che ci che arrivano dalla campagna”.
L’Osservatorio evidenzia come l’Agricoltura 4.0 stia acquisendo sempre maggiore importanza, con un ruolo crescente dell’Intelligenza Artificiale. Nonostante la contrazione del mercato nel 2024, dovuta anche alla riduzione degli incentivi per l’acquisto di strumenti digitali, le soluzioni continuano a convincere chi le utilizza avendone riscontrato i benefici. Sul fronte delle collaborazioni, emergono circa 1.800 attività di ricerca sviluppate negli ultimi cinque anni tra industria e territorio.
“L’Agritech dai dati del Politecnico segna una piccola battuta d’arresto quest’anno con un mercato che dai 2,5 miliardi del 2023 scende a circa 2,3 miliardi – evidenzia la Ceo e Founder di Areté, Enrica Gentile -. La battuta d’arresto è probabilmente legata al calo nelle vendite soprattutto dei macchinari dell’hardware. In generale però la superficie coperta è in leggero aumento, siamo ancora sotto il 10% della Sau, quindi con ampi margini di sviluppo e di miglioramento da questo punto di vista”.
Segnali importanti anche sul biologico che segnano un altro aumento della superficie in Italia, con alcuni territori che spiccano tra cui la Toscana e diverse regioni del Sud. L’Osservatorio traccia anche i nuovi orientamenti europei: la nuova “Vision for Agriculture and Food” abbandona i target rigidi del Green Deal per favorire competitività, biocontrollo e tecniche di evoluzione assistita, bilanciando sostenibilità e performance economica.