L’Unione europea è costretta a fare i primi passi indietro dopo le recenti proteste da parte degli agricoltori che sono avvenute in tutto il mondo. È stata proprio Ursula von der Leyen ad annunciare che la legge sui pesticidi, uno dei punti più caldi che ha innestato i dissensi della categoria, è stata ritirata e non si farà.
Legge sui pesticidi Ue: cosa prevedeva
L’ormai deceduta legge sui pesticidi ideata dall’Unione europea aveva l’obiettivo principale di dimezzare l’uso e i rischi legati ai prodotti fitosanitari chimici in tutta l’Europa entro il 2030. Sarebbe poi toccato ai singoli stati fissare degli obiettivi nazionali da perseguire per fare in modo di raggiungere quelli previsti dalla direttiva UE.
Tali norme si ponevano l’obiettivo di spingere per l’uso di metodi alternativi e più ecologici per il controllo delle infestazioni e l’utilizzo dei pesticidi chimici sarebbe stato consentito solo in mancanza di un’alternativa valida. Pesticidi che con queste nuove leggi non si sarebbero più potuti usare nelle vicinanze di alcune aree precise come scuole, parchi giochi, aree verdi urbane, sentieri urbani e altro ancora.
Bisogna però precisare che il ritiro della suddetta norma non è immediato e deve essere ancora ratificato dal Collegio dei commissari. Parliamo di un processo che dovrebbe però avere inizio a breve, durante le prossime settimane.
Si pensa ad una legge meno restrittiva
La stessa Von der Leyen ha però ribadito che la questione dei pesticidi non cadrà nel vuoto e resterà una delle priorità dell’Unione europea. La presidente della Commissione europea ha però sottolineato che l’Unione cercherà di pensare ad una proposta più ragionata con un approccio diverso.
Ha infine ribadito che però, molto probabilmente, si tornerà a parlare dell’argomento dei pesticidi dopo le elezioni europee.