> > Agnes riceve la conferma da Forza Italia per le prossime nomine Rai.

Agnes riceve la conferma da Forza Italia per le prossime nomine Rai.

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La designazione dei rappresentanti Rai è attesa, intanto gli impiegati della società scioperano per il rinnovo del contratto e la mancanza di fondi. Nonostante la mancanza di accordo con l'opposizione, la maggioranza intende votare i nuovi membri del consiglio al Parlamento. Si prevede incertezza per il futuro dell'azienda, anche se è stato raggiunto un accordo preliminare sui candidati. La Premier Giorgia Meloni sostiene Giampaolo Rossi come CEO. Maurizio Gasparri intenderebbe nominare Simona Agnes presidente, nonostante le controversie. Il ruolo di Mariastella Gelmini rimane incerto, mentre la Lega preferirebbe Antonio Marano. Gli impiegati Rai aderiscono allo sciopero sindacale con una partecipazione del 60%, raggiungendo punte dell'85%. Chiedono un contratto nuovo, un progetto industriale stabile, garanzie economiche, il risanamento di Rai Way e una gestione autonoma.

La designazione dei rappresentanti Rai è imminente, nel frattempo, gli impiegati della società sono in sciopero per richiedere il rinnovamento del contratto lavorativo e dimostrare il loro disaccordo rispetto alla mancanza di fondi. Nonostante assenza di un’intesa con l’opposizione riguardo alla presidenza, la maggioranza sembra intenzionata a votare per i nuovi membri del consiglio al Parlamento giovedì 26, anche se c’è il forte dubbio che la Commission di Vigilanza sarà in grado di raggiungere il quorum dei due terzi. Questa situazione lascia presagire incertezza per il futuro vertice dell’azienda, e questa potrebbe persistere anche dopo le decisioni previste nelle prossime giornate. Tra i partiti al governo si è raggiunto un accordo preliminare sui candidati, tuttavia, la modifica di un unico rappresentante potrebbe destabilizzare gli equilibri già stabiliti. La Premier Giorgia Meloni sostiene l’incarico di Giampaolo Rossi come CEO per assicurare una gestione pienamente efficiente alla Rai. I tentativi di persuadere Forza Italia a cercare un candidato ben visto anche dall’opposizione per la presidenza, sembrano essere stati infruttuosi. Maurizio Gasparri ha infatti ribadito la sua volontà di nominare Simona Agnes per tale ruolo. “Confidiamo nelle sue capacità di essere un riferimento e una garanzia per tutti,” ha detto, “se altre persone hanno opinioni diverse riguardo al Presidente, sono loro a peggiorare la situazione, mentre noi continuiamo con tranquillità e un atteggiamento inclusivo”. Salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, sembra che il Ministero dell’Economia indicherà Rossi e Agnes: il primo come CEO, la seconda per essere eletta come presidente del consiglio di amministrazione. In seguito, probabilmente già la settimana prossima, sarà compito della Vigilanza esprimere il proprio gradimento.

La situazione qui potrebbe diventare più complessa: l’opposizione sembra restare ferma sulla scelta di non prendere parte al voto, che potrebbe prevenire la maggioranza dal raggiungere il quorum per almeno due voti. Il ruolo di Mariastella Gelmini, che è passata da Azione a Noi Moderati, ma ora è nel gruppo misto, rimane incerto. Non esiste una regola in Commissione che stabilisce automaticamente la sostituzione di un membro che si è trasferito da un’ala politica minoritaria a quella opposta, ma piuttosto bisogna mantenere un equilibrio tra le rappresentanze dei due gruppi politici. Qualora non ci siano dimissioni, i gruppi di opposizione potrebbero richiedere l’intervento dei presidenti del Senato e della Camera. Sarà compito delle Camere nominare gli altri quattro membri. La Lega sembra preferire Antonio Marano, che sembra avere una posizione di vantaggio su Alessandro Casarin. Entrambi, se Agnes non dovesse essere confermato, assumerebbero il ruolo di presidente in virtù della loro anzianità. Il secondo, tuttavia, sarebbe superato da Antonio Di Bella, anche se la sua nomina da parte del Pd sembra al momento improbabile. Elly Schlein sembra essere incline a non nominare nessuno, ma alcuni parlamentari dem ritengono più appropriato avere un rappresentante nel consiglio, che potrebbe essere Roberto Natale. Questa linea politica è sostenuta dal Movimento 5 Stelle, che dovrebbe riconfermare Alessandro Di Majo, basando tale scelta anche sul fatto che il Media Freedom Act punisce interferenze governative, ma non ritiene inappropriato che il Parlamento abbia un ruolo nelle nomine. Infine, Fratelli d’Italia dovrebbe scegliere Valeria Falcone, anche se Federica Frangi ha ancora qualche possibilità. In ogni caso, dovrà essere una donna, per mantenere un equilibrio di genere nel consiglio di amministrazione.

A seguito della mancata accettazione del rinnovo del contratto di lavoro proposto, la giornata in ufficio è stata segnata da un’adesione allo sciopero sindacale. Riccardo Saccone, segretario di Slc Cgil, ha affermato che una manifestazione del genere non si era vista da molto tempo, con una partecipazione media del 60% e punte dell’85%. L’insoddisfazione dei lavoratori è chiara: chiedono un contratto nuovo, un progetto industriale stabile, garanzie economiche, il risanamento di Rai Way e una gestione autonoma. Il palinsesto televisivo ha subito grandi alterazioni: tra i programmi cancellati Tg1 Mattina, Tg2 Italia Europa, Tg Regionali, Tg Leonardo, Unomattina, Agorà, Buongiorno Regione, Buongiorno Italia, La volta buona, Storie italiane, É sempre mezzogiorno, Elisir, I fatti vostri, Restart, Vita in diretta, Affari tuoi.