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Un evento tragico che ha scosso Milano
Le recenti aggressioni sessuali avvenute durante i festeggiamenti di Capodanno a Milano hanno sollevato un’ondata di indignazione e preoccupazione tra cittadini e autorità. Tra le vittime, una studentessa di Liegi e alcuni suoi amici, insieme a due giovani inglesi, hanno denunciato di essere stati accerchiati e molestati da un gruppo di uomini. Questo episodio non è isolato, poiché la procura di Milano sta indagando su almeno cinque casi di presunti abusi sessuali, coinvolgendo anche altre vittime italiane e straniere.
Il fenomeno delle molestie collettive
Le indagini hanno portato alla luce un fenomeno inquietante, noto come “taharrush gamea”, che si riferisce a molestie collettive e aggressioni sessuali di massa. Questo termine arabo è emerso per la prima volta in Egitto nel 2005, durante le proteste femministe in Piazza Tahir, e ha guadagnato notorietà in altri contesti, come le celebrazioni di Capodanno a Colonia nel 2015. Gli inquirenti milanesi stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza per identificare i responsabili e comprendere meglio la dinamica degli eventi.
Le reazioni delle autorità e della società
Le autorità milanesi hanno lanciato un appello a potenziali vittime e testimoni affinché si presentino per fornire informazioni utili alle indagini. La situazione ha sollevato interrogativi sulla sicurezza pubblica e sulla necessità di misure preventive più efficaci durante eventi affollati. La testimonianza della studentessa di Liegi, che ha descritto un’esperienza traumatica, ha messo in evidenza la vulnerabilità delle donne in situazioni di grande affluenza. Anche altre vittime, tra cui una donna lombarda e una coppia di Reggio Emilia, hanno manifestato l’intenzione di denunciare, contribuendo a un quadro sempre più complesso di aggressioni.