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Aggressioni ai tifosi israeliani ad Amsterdam: un allarme crescente

Tifosi israeliani ad Amsterdam durante un evento sportivo

Dopo l'aggressione ai tifosi del Maccabi, l'Europa è in allerta per l'antisemitismo.

Un episodio inquietante ad Amsterdam

La violenza contro i tifosi israeliani ha raggiunto un nuovo picco ad Amsterdam, dove sessantadue persone sono state arrestate e cinque sono rimaste ferite dopo un’aggressione orchestrata da un gruppo di filopalestinesi. Questo episodio, avvenuto dopo la partita di Europa League tra il Maccabi e l’Ajax, ha sollevato un forte allarme tra le autorità e le comunità ebraiche in Europa. Il capo della Polizia ha descritto gli eventi come ‘atti di violenza orribili’, mentre la sindaca della città ha parlato di una ‘violenta esplosione di antisemitismo’.

Reazioni istituzionali e preoccupazioni crescenti

Le reazioni a questo episodio non si sono fatte attendere. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha definito gli atti ‘inaccettabili e vili’, sottolineando la necessità di combattere l’antisemitismo in tutte le sue forme. Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso il suo sgomento, affermando che ‘i fatti di Amsterdam ricordano le ore più buie della storia’. In un messaggio al presidente israeliano Isaac Herzog, il re d’Olanda ha riconosciuto il fallimento della società nel prevenire simili atrocità, paragonando la situazione attuale alla Shoah.

Il contesto italiano e le misure di sicurezza

In Italia, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche, Noemi Di Segni, ha chiesto alle autorità di ‘sradicare la violenza generata dal fondamentalismo religioso’. La situazione è particolarmente tesa a Bologna, dove si svolgerà la partita di Eurolega tra Virtus e Maccabi. Le autorità hanno attuato misure di sicurezza straordinarie per garantire la sicurezza dei tifosi e prevenire possibili incidenti. Questo clima di paura e tensione evidenzia un problema più ampio: l’antisemitismo sta tornando a manifestarsi in Europa, e le istituzioni devono affrontare questa emergenza con urgenza e determinazione.