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Un episodio allarmante
Un nuovo episodio di violenza ha scosso il trasporto ferroviario in Liguria, con un’aggressione ai danni di una capotreno di 32 anni. L’incidente è avvenuto sul treno Intercity 633, in viaggio da Milano a Ventimiglia, quando la capotreno ha chiesto a due passeggeri, madre e figlia, di mostrare i loro biglietti. La reazione delle donne è stata violenta: hanno spintonato la capotreno, facendola cadere a terra. Questo episodio non è isolato, ma rappresenta l’ennesimo caso di aggressione nei confronti del personale ferroviario, un fenomeno che sta diventando sempre più preoccupante.
Le conseguenze dell’aggressione
Immediato è stato l’intervento dei soccorsi, con un’ambulanza della Croce Bianca di Borgio Verezzi che ha trasportato la vittima al pronto soccorso dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. La capotreno, in stato di choc, è stata dimessa dopo alcune ore di controlli. Nel frattempo, il treno è stato soppresso, costringendo i passeggeri a utilizzare treni regionali per proseguire il loro viaggio. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei viaggiatori e del personale ferroviario, in un contesto già segnato da precedenti aggressioni.
Un problema sistemico
Le aggressioni ai capotreni non sono un fenomeno nuovo. Solo un mese fa, un capotreno era stato accoltellato presso la stazione di Rivarolo, e in agosto un’altra capotreno era stata aggredita da tre passeggeri senza biglietto. Questi eventi hanno portato a una crescente preoccupazione tra i lavoratori del settore. Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva, ha denunciato la carenza di personale della Polizia Ferroviaria, suggerendo di ricorrere all’esercito per garantire la sicurezza nelle stazioni. Le parole di Paita rispecchiano un sentimento diffuso tra i lavoratori, che si sentono sempre più vulnerabili e abbandonati.
Richieste di maggiore sicurezza
Le associazioni dei consumatori e i sindacati stanno alzando la voce per chiedere misure più incisive. Furio Truzzi, presidente di Assoutenti Liguria, e Gabriele Melluso, presidente nazionale dell’associazione, hanno sottolineato l’importanza di punire i responsabili delle aggressioni e di destinare i colpevoli a lavori socialmente utili. Giuseppe Gulli, segretario regionale della Uiltrasporti Liguria, ha espresso la frustrazione dei lavoratori, chiedendo un’azienda più vicina e maggiori controlli. La situazione attuale richiede un intervento urgente per garantire la sicurezza di chi lavora e di chi viaggia.