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Aggressione omofoba a Roma: la testimonianza di una coppia colpita

Coppia vittima di aggressione omofoba a Roma

Una notte di Capodanno segnata da insulti e violenza: la denuncia di una coppia omosessuale.

Un attacco in piena notte

Durante la notte di Capodanno, Roma è stata teatro di un’aggressione omofoba che ha scosso la comunità LGBTIQ+. Una coppia di ragazzi, Stephano e Matteo, è stata brutalmente aggredita da un gruppo di giovani mentre si dirigevano verso casa, tenendosi per mano. Questo episodio non è solo un fatto di cronaca, ma un campanello d’allarme sulla crescente intolleranza e violenza nei confronti delle persone LGBTQ+ nel nostro Paese.

La ricostruzione dell’aggressione

Stephano, uno dei due ragazzi aggrediti, ha raccontato la sua esperienza durante un’intervista. Dopo aver trascorso la serata con amici, la coppia si stava dirigendo verso casa quando ha incrociato un gruppo di 10-12 ragazzi su un balcone. Gli insulti omofobi sono iniziati subito, ma i due hanno deciso di ignorarli. Tuttavia, al ritorno, la situazione è degenerata. “Hanno ricominciato con gli insulti e uno di loro ha intimato di venire a menarci”, ha spiegato Stephano. La violenza è stata inaspettata e devastante, lasciando Stephano con un trauma cranico e altre ferite gravi.

Le conseguenze dell’aggressione

Dopo l’aggressione, Stephano ha raccontato di essere svenuto e di aver ricevuto aiuto solo grazie a due uomini che avevano sentito le urla del suo compagno. La coppia ha poi raggiunto il pronto soccorso a piedi, poiché non c’erano ambulanze disponibili. “Ho paura di uscire di casa, di non tornare a essere me stesso”, ha dichiarato Stephano, evidenziando il profondo impatto psicologico subito. La denuncia ai carabinieri è stata un passo necessario, ma la mancanza di leggi specifiche contro i crimini omofobici in Italia rende la situazione ancora più allarmante.

La lotta contro l’omofobia in Italia

Rosario Coco, presidente dell’associazione Gaynet, ha sottolineato l’importanza di denunciare questi episodi e di sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica. “L’Italia è l’ultimo tra i Paesi fondatori dell’Unione Europea in termini di diritti LGBTQ+”, ha affermato. La mancanza di leggi che riconoscano l’orientamento sessuale e l’identità di genere come motivi di istigazione all’odio è una lacuna che deve essere colmata. La denuncia di Stephano è un appello a tutti affinché si uniscano nella lotta contro l’omofobia e per una società più inclusiva.