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Aggressione in ospedale: migrante gambiano arrestato dopo violenza su medici

Un migrante gambiano arrestato dopo aver aggredito medici

Un episodio di violenza ha scosso l'ospedale di Lamezia Terme, coinvolgendo medici e infermieri.

Un episodio di violenza in ospedale

La serata di ieri ha visto un grave episodio di violenza presso il pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme, dove un migrante gambiano di 24 anni è stato arrestato dopo aver aggredito due medici cubani e due infermiere. L’aggressione ha generato momenti di tensione e paura tra il personale sanitario, costretto a fronteggiare una situazione di pericolo inaspettata e violenta.

Il contesto dell’aggressione

I due medici, parte di un contingente di sanitari cubani inviati dalla Regione Calabria per far fronte alla carenza di personale, stavano prestando assistenza al migrante, che si trovava in uno stato di grave alterazione psicofisica. Questo episodio non è isolato, poiché poco prima l’uomo aveva già aggredito due infermiere, creando un clima di insicurezza all’interno dell’ospedale. La situazione è stata ulteriormente complicata dall’accertamento che il migrante era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il che ha reso il suo comportamento ancora più imprevedibile e pericoloso.

Le conseguenze dell’aggressione

Dopo l’arresto, il migrante è stato piantonato in ospedale, dove ha ricevuto le cure necessarie per gestire il suo stato di agitazione e prevenire ulteriori atti di violenza. I medici e le infermiere coinvolti nell’incidente hanno riportato lesioni, con prognosi variabili tra i 3 e i 15 giorni, e hanno sporto formale denuncia contro l’aggressore. Questo episodio solleva interrogativi sulla sicurezza del personale sanitario e sulla gestione delle emergenze in contesti ad alta tensione come quello degli ospedali, dove il benessere dei pazienti e del personale deve essere sempre garantito.