Un episodio di violenza ha scosso la tranquilla cittadina di Avigliana, in provincia di Torino, dove due uomini sono stati arrestati dai carabinieri per una brutale aggressione avvenuta nei confronti del nuovo compagno di una donna. L’episodio, descritto come una vera e propria spedizione punitiva, ha portato in carcere un 31enne e suo zio di 46 anni, entrambi accusati di lesioni pluriaggravate e rapina pluriaggravata.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso 9 settembre, quando il nuovo fidanzato della donna ha denunciato un’aggressione subita a casa sua. Secondo le ricostruzioni, l’ex compagno della donna, insieme al suo zio, si è presentato all’abitazione della vittima, bussando con insistenza. Ignaro di chi si trovasse dall’altra parte della porta, il giovane ha aperto, trovandosi di fronte a un attacco violento. Colpito con un bastone, è stato trascinato fuori dall’appartamento e nuovamente aggredito, riportando lesioni che i medici hanno giudicato guaribili in trenta giorni.
Le urla disperate della vittima hanno attirato l’attenzione dei vicini, che non hanno esitato a contattare le forze dell’ordine. Tuttavia, gli aggressori sono riusciti a fuggire, portando con sé uno zainetto appartenente al nuovo fidanzato, abbandonato durante la loro fuga. Le indagini condotte dai carabinieri hanno portato all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e a diversi accertamenti tecnici, che hanno consentito di identificare i due uomini come i presunti autori dell’aggressione.
La donna coinvolta nella vicenda aveva recentemente deciso di interrompere la sua relazione con l’ex fidanzato, stanca dei maltrattamenti subiti. Nonostante la sua scelta, l’ex compagno non si era rassegnato e continuava a cercarla, creando tensioni anche con il nuovo partner. Quest’ultimo aveva tentato di allontanarlo, inviando messaggi sui social che esprimevano chiaramente il suo disprezzo per la violenza: “Non sei un uomo se picchi le donne, fatti la tua vita”.
Questo episodio mette in luce una problematica sociale sempre più attuale: la violenza di genere e le sue conseguenze devastanti. Le autorità sono chiamate a intervenire con decisione per prevenire tali atti e garantire la sicurezza delle vittime, spesso intrappolate in relazioni tossiche. La speranza è che la giustizia faccia il suo corso e che episodi simili non si ripetano in futuro.