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Aggressione al padre del sindaco di Vieste: un atto di violenza inaccettabile

Immagine dell'aggressione al padre del sindaco di Vieste

Un episodio di violenza che mette in luce la lotta contro l'abusivismo edilizio in Puglia.

Un episodio di violenza inaccettabile

Il recente episodio di aggressione ai danni del padre del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla sicurezza dei cittadini e sull’abusivismo edilizio. L’anziano, quasi ottantenne, è stato colpito con pugni al volto mentre si trovava in compagnia di amici nei pressi del porto. Questo atto di violenza non è isolato, ma si inserisce in un contesto di minacce e intimidazioni che la famiglia Nobiletti ha subito in seguito all’abbattimento di un immobile abusivo.

Le circostanze dell’aggressione

Secondo la ricostruzione fornita dal sindaco, l’aggressione è avvenuta per mano di un uomo di circa sessant’anni, presumibilmente legato al proprietario dell’immobile abbattuto. L’aggressore si è avvicinato all’anziano, lo ha minacciato e lo ha colpito, facendolo cadere dalla sedia. Solo l’intervento tempestivo degli amici ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente. L’anziano ha riportato un trauma cranico ed è stato medicato dal personale sanitario del pronto soccorso, ma la paura e l’angoscia di questi eventi rimangono impresse nella memoria della comunità.

Un contesto di intimidazioni e minacce

Giuseppe Nobiletti ha dichiarato che non è la prima volta che lui e la sua famiglia subiscono minacce da parte di soggetti legati a immobili abusivi. Da quando, due anni fa, ha collaborato con la procura di Foggia per abbattere l’immobile in questione, la sua famiglia ha vissuto una serie di episodi intimidatori, tra cui minacce di morte e aggressioni verbali. L’ultimo tentativo di aggressione ai danni del padre risale al 14 ottobre, e l’episodio di oggi è stato prontamente denunciato ai carabinieri.

La determinazione del sindaco

Nonostante le intimidazioni, Nobiletti ha affermato con fermezza che non si fermerà nella sua attività politica e nella lotta per il ripristino della legalità. La sua famiglia, ha sottolineato, è unita e determinata a sostenere la sua battaglia contro l’abusivismo. Questo episodio di violenza non solo mette in luce le difficoltà che affrontano i rappresentanti delle istituzioni nel mantenere l’ordine e la legalità, ma evidenzia anche la necessità di un impegno collettivo per garantire la sicurezza dei cittadini e combattere l’illegalità.