> > Aggressione a Montepaone: l'inviato di Striscia la Notizia sotto attacco

Aggressione a Montepaone: l'inviato di Striscia la Notizia sotto attacco

Inviato di Striscia la Notizia aggredito a Montepaone

Un servizio sui trasporti sanitari abusivi si trasforma in un incubo per i giornalisti.

Un servizio che si trasforma in violenza

Momenti di grande paura hanno caratterizzato la giornata di Michele Macrì, inviato di Striscia la Notizia, e della sua troupe, durante un servizio a Montepaone, in provincia di Catanzaro. I giornalisti stavano indagando su un tema scottante: i trasporti sanitari abusivi, una pratica che viola le normative vigenti in Calabria. La troupe, con l’intento di documentare la situazione, si è trovata coinvolta in un’aggressione inaspettata.

Il contesto dell’aggressione

Il servizio era incentrato sulla violazione della legge regionale che vieta l’uso delle ambulanze da parte delle imprese funebri. Per testare la situazione, Macrì ha deciso di fingere di essere una badante in cerca di un trasporto per una paziente dimessa dall’ospedale di Soverato. La risposta dell’impresa funebre è stata immediata: disponibilità a effettuare il trasporto a bordo di un’ambulanza, un chiaro segnale di illegalità.

La reazione dell’aggressore

Quando Macrì ha chiesto spiegazioni al titolare dell’impresa, la situazione è degenerata rapidamente. L’uomo, inizialmente calmo, ha perso la pazienza e ha scagliato una damigiana di vetro contro l’operatore video. Non solo, ma anche la seconda operatrice è stata aggredita, strattonata violentemente contro una recinzione. Solo grazie all’intervento tempestivo di Macrì, la situazione è stata arginata, ma non senza conseguenze. Una volta raggiunta la loro auto, la troupe è stata bersagliata da insulti e minacce, con un giovane che urlava: “Vi vengo a prendere sotto casa”.

Un episodio che solleva interrogativi

Questo episodio di violenza non è isolato e solleva interrogativi sulla sicurezza dei giornalisti che operano in contesti delicati. La Calabria, purtroppo, è spesso teatro di episodi di intimidazione nei confronti dei cronisti, specialmente quando si tratta di indagare su attività illecite. La reazione dell’aggressore evidenzia la tensione che circonda il tema dei trasporti sanitari abusivi e la necessità di una maggiore protezione per chi svolge un lavoro di informazione.