Un attacco inaspettato
Un episodio di violenza ha scosso la comunità di Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia, dove una docente di sostegno è stata aggredita da un gruppo di circa trenta genitori. L’aggressione è avvenuta all’interno della scuola media “Salvati” durante l’orario scolastico, un luogo che dovrebbe essere considerato sicuro per studenti e insegnanti. La situazione è degenerata rapidamente, portando a un attacco fisico che ha lasciato la docente con un trauma cranico e il padre della vittima con una frattura al polso mentre cercava di difendere la figlia.
Le cause dell’aggressione
Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione sarebbe stata innescata da voci diffuse sui social media riguardo a presunti comportamenti inappropriati della docente nei confronti degli alunni. Questo episodio mette in luce un problema più ampio: l’uso dei social media come strumento di diffamazione e la facilità con cui le informazioni possono essere distorte, portando a conseguenze gravi e inaspettate. La preside dell’istituto, Donatella Ambrosio, ha espresso la sua preoccupazione per l’accaduto, sottolineando l’importanza di mantenere un ambiente scolastico sereno e protetto.
Le reazioni delle autorità
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha immediatamente reagito, annunciando un’ispezione da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania per chiarire i fatti. In una nota ufficiale, il ministero ha dichiarato che “la scuola è un luogo sacro e va tutelata sempre”, evidenziando la gravità della situazione. Anche il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha condannato l’episodio, esprimendo fiducia nelle forze dell’ordine per fare luce sull’accaduto e ripristinare la serenità all’interno della scuola. La comunità locale è in stato di shock, chiedendosi come sia possibile che un simile atto di violenza possa verificarsi in un ambiente educativo.