Dvontaye Mitchell, afroamericano di 43 anni, è stato ucciso dalla sicurezza di un hotel a Milwaukee.
Afroamericano ucciso a Milwaukee dalla security di un hotel
A terra con un ginocchio premuto sul collo. Così è morto Dvontaye Mitchell, afroamericano di 43 anni, ucciso dalla security di un hotel mentre implorava aiuto. In un video si vede l’uomo fermato da alcune guardie di sicurezza di un hotel a Milwaukee, anche loro apparentemente afroamericane.
Nella sequenza si sente la vittima mentre implora e chiede aiuto. Quando la polizia è arrivata, l’uomo, che aveva dei problemi mentali, era privo di conoscenza. I tentativi di rianimarlo sono stati del tutto inutili. L’episodio si è verificato il 30 giugno, ma è stato reso noto solo ora.
La famiglia paragona il caso con quello di George Floyd
Le immagini del video girato da un testimone hanno spinto la famiglia del giovane a paragonare il caso con quello di George Floyd, la cui morte fu provocata da un agente che lo tenne immobilizzato con un ginocchio sul collo.
Secondo la madre, il 43enne, padre di due bambini, aveva alcuni problemi di salute mentale. Non è al momento chiaro perché si trovasse nell’hotel Hyatt Regency, ma sembra che le guardie di sicurezza siano intervenute perché l’uomo era entrato nel bagno delle donne. Il medico legale della contea di Milwaukee ha stabilito che si è trattato di un omicidio e che l’uomo è morto per mano di un’altra persona.
La famiglia ha chiesto che la Aimbridge Hospitality, l’azienda che si occupa dell’Hyatt Regency Milwaukee, rilasci i video delle sue telecamere. Le guardie coinvolte nel caso sono state sospese.
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