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Affari Tuoi sotto accusa: interviene il Codacons con un esposto in Procura

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Il programma Rai condotto da Stefano De Martino nella bufera dopo il servizio di Striscia La Notizia: la situazione.

Dopo i vari servizi del Tg satirico di Antonio Ricci, “Striscia La Notizia“, il programma Rai condotto da Stefano De Martino, “Affari Tuoi”, è nella bufera. Il Codancons infatti ha presentato un esposto in Procura. Ecco la situazione.

Affari Tuoi, la denuncia di Striscia La Notizia

Striscia La Notizia, negli ultimi giorni, ha mandato in onda diversi servizi riguardanti il programma Rai “Affari Tuoi”, condotto da Stefano De Martino. Il Tg satirico ha messo in dubbio la regolarità del game show. Ci sarebbe un vero e proprio “sistema che distribuisce quotidianamente premi di diverso valore ma, alla fine, sempre rispettosi di una media rispettabilità“. A seguito quindi dell’accusa di Striscia, è intervenuto anche il Codancons, che ha presentato un esposto ad Agcom, Antitrust e Procura della Repubblica di Roma, ipotizzando il reato di truffa aggravata. Approfondiamo il tutto.

Affari Tuoi nella bufera: il Codacons interviene, scatta l’esposto

Come abbiamo visto, il Codacons ha presentato un esposto ad Agcom, Antitrust e Procura della Repubblica di Roma in merito a una dubbia condotta del game show “Affari Tuoi. Ma ecco cosa si legge nell’esposto: “Da un’indagine del tg satirico ‘Striscia la notizia’ sembrerebbe che nella nuova edizione di ‘Affari tuoi’ le vincite sarebbero pilotate per rispettare il budget previsto per tutta l’edizione. L’autore del programma Pasquale Romano, il ‘Dottore’, in un’intervista a La Verità ha dichiarato che non esiste alcun budget proprio per la ingestibile aleatorietà del gioco. Ma, secondo ciò che afferma ‘Striscia la notizia’ il meccanismo dietro le vincite sarebbe influenzato e non libero: dietro al gioco, che non è affidato come ci si aspetterebbe esclusivamente alla fortuna, vi sarebbe una precisa strategia matematica. Se le vincite e le perdite fossero effettivamente pilotate attraverso una presunta strategia allora sussisterebbero gli estremi sia di una pratica commerciale scorretta sia di una truffa aggravata. La prima infatti si configurerebbe nel fatto che una pratica commerciale è scorretta se tenuto conto di tutte le caratteristiche e circostanze del caso, induce o è idonea ad indurre in errore il consumatore medio. Lo stesso potrebbe ipotizzarsi per il reato di truffa aggravata, ovvero se le vincite e le perdite fossero effettivamente pilotate è chiaro che sussisterebbero degli artifizi e raggiri che indurrebbero i concorrenti a perdere delle somme con connesso profitto per la RAI che non sforerebbe nel proprio budget dedicato alla trasmissione.”