Aeronautica Militare, nel 2024 intensa attività ed esercitazioni

Milano, 21 nov. (askanews) - Nel 2024 l'Aeronautica Militare ha svolto un'intensa attività operativa ed addestrativa. In particolare, personale e mezzi sono stati impegnati in una Campagna Aerea dell'Indopacifico, con la partecipazione, per la prima volta, all'esercitazione "Pitch Black" in Austral...

Milano, 21 nov.

(askanews) – Nel 2024 l’Aeronautica Militare ha svolto un’intensa attività operativa ed addestrativa. In particolare, personale e mezzi sono stati impegnati in una Campagna Aerea dell’Indopacifico, con la partecipazione, per la prima volta, all’esercitazione “Pitch Black” in Australia e, successivamente, all’esercitazione bilaterale Italia-Giappone denominata Rising Sun; inoltre attività operative di Air Policing a difesa del fianco orientale della NATO con un rischieramento in Lituania ed uno in Polonia; e ancora il trionfale North America Tour 2024 delle Frecce Tricolori, viaggio che ha portato, dopo oltre 30 anni dall’ultima missione in Nord America la “Columbus ’92”, velivoli e personale dell’Aeronautica Militare oltreoceano per un ricco programma di esibizioni.

A tirare le fila di tutto questo un convegno a Milano: “Aeronautica Militare 2024: Proiettare lo Strumento Aerospaziale ovunque”, con l’intervento del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, il generale Luca Goretti, sul tema della proiettabilità dello strumento aerospaziale, e della logistica di aderenza.

Goretti durante la conferenza ha parlato dell’importanza delle esercitazioni compiute.

“Sono importanti perché garantiscono la consapevolezza per chi le fa queste attività addestrative di essere pronti e preparati o se non altro capire anche quali sono i propri limiti.

Attraverso poi le riflessioni, quelle che noi chiamiamo le lezioni apprese al termine dell’esercitazione, si può affinare e migliorare il livello di addestramento o anche determinate tipologie di addestramento. Proprio il confronto sul campo di quello che siamo in grado di fare ci consente di capire il nostro livello di maturazione addestrativa e quindi affinare anche per le situazioni successive le nostre capacità”, ha detto.

Queste esercitazioni sono cambiate rispetto al panorama geopolitico attuale?

“Le esercitazioni sono associate – afferma Goretti – a quello che è il quadro geopolitico internazionale e ci dobbiamo adattare.

Non è che cambiano gli scenari, cambiano le metodologie dove in questo momento la trasmissione dei dati da una capacità in volo a un’altra capacità in volo, diventa essenziale. La conoscenza situazionale, quella che si chiama in inglese ‘situational awareness’ rappresenta la chiave di volta per il successo di un’operazione complessa fatta in aria”.

E Milano, ora sede del Comando Squadra Aerea – prima regione aerea dell’Aeronautica Militare ha molto da offrire, “un centro industriale di pensiero, di università, di start-up”, come lo definisce il generale (della riserva) Giovanni Fantuzzi, direttore del Centro Studi Militari Aerospaziali:

“I giovani sono molto attratti da altri mondi per ovvi motivi che non sto a sottolineare, ma alle volte anche perché non conoscono quali sono le opportunità che un dominio come quello aerospaziale offre to cure, non solo in aeronautica militare, ma nell’industria, ripeto, nelle università.

Oggi, se lei parla con l’industria della difesa, c’è una fame di ingegneri infinita, nel senso che tutti quelli che si laureano lavorano il giorno dopo. Purtroppo alcuni lasciano il paese e qui penso che ci dobbiamo tutti coralmente interrogare per migliorare l’offerta che diamo loro”.