Non si fermano le indagini su quanto accaduto qualche giorno fa in Russia, un aereo è precipitato causando la morte di 63 persone tra prigionieri ucraini, membri dell’equipaggio e agenti della polizia militare. Dopo aver denunciato l’accaduto, adesso Mosca si è messa in moto aprendo un’indagine per terrorismo, in passato aveva già accusato Kiev di essere il responsabile dell’incidente.
Aereo precipita in Russia: partono le indagini
La notizia è stata condivisa direttamente dal Comitato investigativo all’agenzia di stampa russa Tass, Mosca ha aperto un’indagine per terrorismo per quanto riguarda il recente schianto del dell’Il-76 russo avvenuto nella regione di Belgorod. Un incidente che ha causato la morte di tutti i passeggeri che includevano, oltre a 60 militari ucraini in arresto, anche l’equipaggio ed alcuni agenti di polizia.
Anche se l’indagine è partita solo di recente, le autorità russe hanno già condiviso alcune informazioni che coincidono con le ipotesi già fatte dal governo, ovvero che ad abbattere l’aereo sia stato un missile proveniente dall’Ucraina. Il Comitato ha anche aggiunto che al momento sta lavorando per identificare i responsabili di questo attacco.
La risposta Ucraina
Non si è fatta attendere una risposta dalla parte degli accusati che hanno messo in dubbio quanto riportato dalla Russia. Una dichiarazione è stata rilasciata da Dmytro Lubinets, il commissario per i diritti umani che, raggiunto dai microfoni della televisione Ucraina, ha dichiarato che Kiev non aveva notato alcun segno della presenza di un gran numero di persone nell’aereo, che fossero Ucraine o no.
Ha poi aggiunto che l’Ucraina non ha ancora visto alcuna prova concreta da parte della Russia che confermerebbe la presenza dei prigionieri ucraini sull’aereo ed ha richiesto, come già fatto da Volodymyr Zelensky, di un’inchiesta internazionale sulla vicenda.