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Vaticano in lutto, è morto Papa Francesco: addio al pontefice italo-argentino

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Papa Francesco, il pontefice italo-argentino che ha guidato la Chiesa cattolica dal 2013, è morto all’età di 88 anni.

Papa Francesco, il pontefice italo-argentino alla guida della Chiesa cattolica dal 2013, è morto all’età di 88 anni.

Il Vaticano ha annunciato ufficialmente la sua scomparsa, suscitando dolore e commozione tra milioni di fedeli, già in apprensione dopo il suo ricovero il 14 febbraio. L’annuncio ufficiale del decesso è stato dato alle 9.54 durante una diretta da casa Santa Marta convocata in maniera improvvisa proprio per dare al mondo la triste notizia.

É morto Papa Francesco, il triste annuncio

“Carissimi fratelli e sorelle – si apre così l’annuncio – con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, e’ tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera e’ stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedelta’, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei piu’ poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesu’, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”. Dopo il ricovero al Gemelli il Pontefice si trovava a casa Santa Marta per il percorso di recupero: l’annuncio del decesso è stato dato dal cardinale Farrell.

Da Buenos Aires al Vaticano: il percorso di Papa Francesco

Diplomato in chimica, Jorge Mario Bergoglio sceglie il sacerdozio ed entra nel seminario diocesano. Nel 1958 inizia il noviziato nei gesuiti, completando gli studi in Cile e laureandosi in filosofia nel 1963 in Argentina. Insegna letteratura e psicologia tra il 1964 e il 1966, poi studia teologia e viene ordinato sacerdote il 13 dicembre 1969. Dopo un periodo di formazione in Spagna, nel 1973 emette la professione perpetua nei gesuiti e viene nominato provinciale dell’ordine in Argentina.

Dopo anni di docenza e incarichi pastorali, nel 1992 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Buenos Aires, poi arcivescovo coadiutore nel 1997 e, l’anno successivo, arcivescovo e primate d’Argentina. Nel 2001 diventa cardinale e guadagna sempre più rilevanza nella Chiesa latinoamericana. Presidente della Conferenza episcopale argentina dal 2005 al 2011, partecipa al conclave del 2005.

Come arcivescovo promuove un progetto missionario basato su comunione, evangelizzazione e aiuto ai bisognosi. Nel 2009 lancia una campagna di solidarietà nazionale in vista del bicentenario dell’indipendenza argentina. Considera la Conferenza di Aparecida del 2007 un punto di svolta per la Chiesa in America Latina. Il 13 marzo 2013 viene eletto Sommo Pontefice.

Il pontificato di Papa Francesco dal 2013 al 2025

Nato il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires, in Argentina, con il nome di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco è stato il primo pontefice proveniente dall’America Latina e il primo gesuita a guidare la Chiesa cattolica. Eletto il 13 marzo 2013 alle 19:06, è succeduto a Benedetto XVI, il cardinale Joseph Ratzinger, che si era dimesso il 28 febbraio dello stesso anno. Con la sua elezione, Francesco è diventato il 266esimo successore di Pietro e il primo papa non europeo dopo 1282 anni, preceduto solo da Gregorio III, siriano di origine, che salì al soglio pontificio nel 731.

Dalla scelta del nome Francesco, ispirato a San Francesco d’Assisi, Bergoglio ha dato un segnale del suo intento di promuovere una Chiesa vicina agli ultimi. L’abbandono di molti sfarzi e la scelta di vivere nella modesta Casa Santa Marta anziché negli appartamenti pontifici, lo hanno reso un Papa vicino al popolo.

Ai suoi preti ha sempre raccomandato misericordia, coraggio e apertura verso il prossimo. Più volte ha sottolineato che il pericolo più grande per la Chiesa fosse ciò che il teologo de Lubac definiva “mondanità spirituale”, ossia il mettere al centro se stessi anziché il Vangelo. Quando parlava di giustizia sociale, esortava a rileggere il catechismo, i dieci comandamenti e le beatitudini. Nonostante il suo carattere schivo, è diventato un punto di riferimento per le sue prese di posizione durante la crisi economica che ha sconvolto il Paese nel 2001.

Fratelli e sorelle, buonasera. Voi sapete che il dovere del Conclave è di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo. Ma siamo qui… Vi ringrazio dell’accoglienza. Preghiamo sempre per noi, l’uno per l’altro, preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa che oggi incominciamo – mi aiuterà il mio cardinale vicario qui presente – sia fruttuoso per la evangelizzazione di questa sempre bella città… Adesso vorrei dare la benedizione, ma prima vi chiedo un favore. Prima che il Vescovo benedica il popolo io vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo chiedendo la benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”, queste furono le prime parole di Papa Francesco dinanzi alla folla di fedeli il 13 marzo 2013.

Le sfide affrontate da Papa Francesco durante il pontificato

Papa Francesco lascia un segno indelebile nella storia della Chiesa cattolica. Durante il suo decennio alla guida della Chiesa, Papa Francesco ha dovuto affrontare numerose sfide, tra cui le riforme interne alla Curia romana, la crisi degli abusi sessuali all’interno del clero, il calo della pratica religiosa in molte parti del mondo, la pandemia di Covid-19 e infine la guerra. Nonostante le difficoltà, ha cercato di promuovere un dialogo aperto con le altre fedi e di modernizzare il linguaggio della Chiesa su temi controversi come i diritti civili, le questioni LGBTQ+ e il ruolo delle donne.

La sua scomparsa segna la fine di un’epoca per la Chiesa, che ora si prepara al periodo di sede vacante e al conclave che eleggerà il suo successore. Intanto, fedeli da tutto il mondo si uniscono nel ricordo di un pontefice che ha cercato di rendere la Chiesa più umana, più misericordiosa e più vicina ai bisogni di tutti.