Il mondo del cinema italiano piange la perdita di una delle sue stelle più inaspettate e affascinanti. Adamo Dionisi, l’uomo che ha dato vita al terrificante boss Manfredi Anacleti in “Suburra”, ci ha lasciati a soli 59 anni, dopo una battaglia contro una malattia che lo aveva costretto al ricovero presso l’ospedale Fatebenefratelli di Roma.
Addio all’attore che interpretò un boss in “Suburra”: morto Adamo Dionisi
La storia di Dionisi è un racconto di redenzione e trasformazione che sembra uscito dalla penna di uno sceneggiatore visionario. Prima di calcare i set cinematografici, Adamo era conosciuto come uno dei leader degli Irriducibili, il temuto gruppo ultrà della Lazio, come riporta il post, la sua vita prese una svolta drammatica nel 2001, quando fu arrestato e condannato per spaccio di sostanze.
Ma fu proprio tra le mura del carcere di Rebibbia che Dionisi scoprì la sua vera vocazione. Partecipando a progetti teatrali, l’ex ultrà si trovò catapultato in un mondo nuovo, dove la sua intensità e il suo carisma potevano essere incanalati in modo costruttivo.
Morto l’attore Adamo Dionisi: l’indimenticabile boss in “Suburra”
Il debutto cinematografico arrivò nel 2007 con “Chi nasce tondo…”, un film che lo vide non solo come attore ma anche come co-sceneggiatore. Da lì, la sua carriera prese il volo, portandolo a collaborare con registi del calibro di Paolo Virzì, Abel Ferrara e Matteo Garrone.
Ma fu il ruolo di Manfredi Anacleti in “Suburra” a consacrarlo definitivamente nell’olimpo del cinema italiano.