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La vita di Iole Mancini: una storia di coraggio e resistenza
Iole Mancini, l’ultima partigiana in vita, è venuta a mancare a Roma all’età di 104 anni. Nata a Nemi, ha dedicato la sua vita alla lotta contro il fascismo, diventando un simbolo della Resistenza italiana. Partecipò attivamente al Gruppo di Azione Patriottica “Sozzi – Garibaldi” come staffetta, un ruolo cruciale che richiedeva coraggio e determinazione. La sua storia è un esempio di come la lotta per la libertà possa essere affrontata anche dalle donne, spesso dimenticate nei racconti storici.
Un arresto che cambiò tutto
Nei giorni che precedettero la liberazione di Roma, Iole venne arrestata dalle SS e subì interrogatori e torture. I suoi aguzzini cercarono di estorcerle informazioni sul suo fidanzato, Ernesto Borghesi, anch’egli partigiano. Nonostante le pressioni, Iole mantenne il silenzio, dimostrando un’incredibile forza d’animo. La sua resistenza fisica e morale le permise di sopravvivere a un destino che colpì molti dei suoi compagni, poiché il camion su cui si trovava non partì a causa di un guasto, mentre gli altri prigionieri furono tragicamente trucidati.
Un’eredità di memoria e valori
Negli anni successivi, Iole Mancini non ha mai smesso di condividere la sua testimonianza. Ha incontrato studenti in numerose scuole, partecipando attivamente a eventi commemorativi e iniziative dell’ANPI. La sua voce, sempre lucida e appassionata, ha richiamato le nuove generazioni ai valori di libertà e giustizia. In un mondo in cui la memoria storica è spesso trascurata, Iole ha rappresentato un ponte tra il passato e il presente, sottolineando l’importanza di riconoscere e apprezzare i sacrifici fatti per la libertà.
Un ultimo saluto carico di emozione
Il , Iole fu ricevuta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un riconoscimento che sottolinea il suo ruolo fondamentale nella storia italiana. Durante una manifestazione dell’ANPI, Iole si rivolse ai giovani, esortandoli a studiare e a costruire un futuro migliore. “Oggi vivete in un Paese libero”, disse, ricordando le difficoltà affrontate durante il regime fascista. Il suo appello alla gioventù è un invito a non dimenticare il passato e a lottare per i valori di giustizia e libertà. Con un ultimo canto di ‘Bella Ciao’, Iole ha lasciato un segno indelebile nei cuori di chi l’ha ascoltata.