Cesare Ragazzi, imprenditore e pioniere nel campo del trapianto di capelli, è morto a 83 anni la sera di venerdì 27 dicembre nella sua abitazione a Bologna, vittima di un malore improvviso.
Cesare Ragazzi, l’icona del trapianto di capelli
Inventore di un innovativo metodo per il trapianto dei capelli, è diventato una figura iconica per chi è cresciuto negli anni ’80 e ’90, grazie alle celebri pubblicità trasmesse sulle televisioni locali durante i blocchi dei cartoni animati.
“Salve, sono Cesare Ragazzi”, cominciavano così i suoi spot pubblicitari.
Inventò una protesi tricologica realizzata con capelli naturali, che veniva applicata direttamente sul cuoio capelluto. Dopo aver iniziato a perdere i capelli, si dedicò allo studio e allo sviluppo di un metodo di trapianto non invasivo, che portò alla fondazione della sua azienda. Aprì numerosi centri specializzati in Italia e all’estero e grazie agli spot pubblicitari che promuovevano la sua idea in testa, che lui stesso aveva definito “un parrucchino di capelli naturali“, l’azienda conquistò una vasta clientela e lui divenne un volto familiare al pubblico delle televisioni private.
La sua attività ha avuto però anche guai finanziari e giudiziari: nel 2017 patteggiò una pena di due anni e otto mesi per bancarotta fraudolenta, relativa al fallimento del suo gruppo nel settembre del 2009.
I funerali di Cesare Ragazzi
I funerali si celebrano oggi, lunedì 30 dicembre, alle 10 nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano di Bazzano. Lascia la moglie Marta e tre figli: Nicola, Simona e Alessia.