All’Acquario di Genova arrivano le creature abissali.
Si tratta di una nuova installazione interattiva, posta nella sala del grande cilindro al primo piano del percorso espositivo, che farà immergere virtualmente nelle profondità oceaniche. Grazie alla novità e al coinvolgimento diretto è possibile apprendere in modo innovativo tutte le informazioni che riguardano la vita e le creature degli abissi.
L’installazione si avvale di filmati reali, girati in profondità, che mostrano specie abissali, alcune delle quali possono vivere fino a 4.500m di profondità.
I visitatori hanno a disposizione 4 lampade a raggi infrarossi che possono puntare verso uno schermo apparentemente scuro, come fosse una vasca espositiva dedicata agli abissi. Grazie al fascio di luce, alcune delle strane creature che popolano gli abissi emergono dal buio.
Gli abissi marini sono un ambiente di vita per secoli rimasto inesplorato che ha da sempre suscitato la curiosità degli uomini. Nelle profondità oceaniche vivono creature dall’aspetto mostruoso, che sopportano pressioni enormi, assenza di luce, temperature vicine a 0°C e cibo molto scarso.
Molti predatori hanno dovuto sviluppare adattamenti sorprendenti per essere in grado di inghiottire prede anche più grandi di loro. Le rane pescatrici degli abissi hanno una bocca molto grande e sono in grado di espandere enormemente lo stomaco. In molti pesci abissali il maschio è notevolmente più piccolo rispetto alla femmina. Per non rischiare di perdere la propria partner nell’immensità degli abissi marini, vive tutta la vita fuso al suo corpo, nutrendosi come un vampiro. La densità di individui della stessa specie è infatti talmente ridotta che un incontro deve durare tutta la vita.
La luce solare viene assorbita dall’acqua molto rapidamente a seconda della profondità. Oltre i 200m, mediamente, l’energia luminosa non è più sufficiente per la fotosintesi e penetra debolmente fino ai 1000 metri di profondità. I pesci che vivono fino a questa profondità hanno sviluppato generalmente occhi molto grossi e tubolari per riuscire a percepire anche debolissimi bagliori luminosi.
Il pesce dagli occhi a barile possiede una cupola trasparente sopra il capo riempita di fluido, attraverso la quale è possibile vedere le verdi lenti degli occhi. Gli occhi tubulari ultrasensibili possono ruotare e puntare sia in avanti, sia verso l’alto, in modo da vedere attraverso la cupola trasparente.
Lungo le dorsali oceaniche, dove c’è notevole attività vulcanica, l’acqua marina penetra attraverso spaccature della crosta, si surriscalda e fuoriesce carica di sostanze chimiche formando dei veri e propri geyser sottomarini. L’acqua che esce dalla sorgente si raffredda rapidamente, per cui i minerali in essa disciolti si depositano sul fondo formando camini che possono raggiungere i 9 metri di altezza.
Nonostante le condizioni di vita impossibili (sostanze tossiche provenienti dalle viscere della terra, buio assoluto, pressione enorme, variazioni estreme di temperatura), le sorgenti idrotermali sono abitate da una moltitudine di creature che non si trovano in nessun altro luogo al mondo. Dalla scoperta delle sorgenti ad oggi sono state individuate più di 300 nuove specie. Le sorgenti idrotermali ospitano ecosistemi talmente ricchi di vita da essere paragonati alle foreste pluviali tropicali per il livello di biodiversità che presentano.