Roberto Vannacci, noto per aver ricevuto oltre 500mila preferenze alle elezioni europee, si trova ora al centro di una controversia legale a causa del suo libro “Il mondo al contrario”.
Accusa di odio razziale per Vannacci: respinta richiesta di archiviazione dal gip
Quest’opera, che lo ha reso protagonista a livello nazionale, è stata pesantemente criticata per presunte posizioni razziste e omofobe, suscitando polemiche anche all’interno dell’Esercito italiano, di cui Vannacci è generale.
Oggi, il gip del tribunale militare di Roma ha respinto la richiesta di archiviazione nel procedimento penale che vede Vannacci indagato per istigazione all’odio razziale, in relazione a quanto scritto nel suo libro. Il giudice ha fissato un’udienza per il prossimo 25 settembre, dopo che diverse denunce, inclusa quella del Sindacato dei Militari e l’associazione Tripla Difesa, hanno portato all’avvio del procedimento.
Gip non archivia caso Vannacci: accusa di odio razziale rimane valida
L’avvocato Giorgio Carta, difensore di Vannacci, ha commentato che la decisione del gip è incomprensibile poiché ritiene che le circostanze contestate non rientrino nei reati militari. L’indagine continua a suscitare interesse e dibattito pubblico, evidenziando le tensioni tra libertà di espressione e il limite della discriminazione in ambito pubblico, soprattutto per figure istituzionali come Vannacci.