Non si fermano gli sforzi per trovare un accordo tra Hamas ed Israele che possa portare alla liberazione degli ostaggi insieme ad un cessate il fuoco. Dopo una lunga attesa, il gruppo jihadista torna a farsi sentire proponendo un nuovo piano, suddiviso in tre fasi, con lo scopo ultimo di raggiungere una tregua tra le due parti.
Nuovo piano di Hamas: cosa prevede
La bozza del piano proposto da Hamas è stato condiviso in queste ore dall’agenzia di stampa britannica Reuters. Stando a quanto emerso, il progetto è suddiviso in tre fasi, ognuno della durata di 45 giorni ciascuna. Ciò significa che se tale idea dovesse ricevere il via libera ufficiale, tutto dovrebbe completarsi nel giro di 135 giorni, ovviamente senza contare eventuali ritardi, ripensamenti o imprevisti.
Ma cosa contiene nel concreto questa proposta? Durante la prima parte verrà consentita la ricostruzione di varie strutture come ospedali e campi profughi a Gaza, il tutto accompagnato dal ritiro dei militari israeliani dalle aree popolate della striscia. Sarà a questo punto che verranno rilasciati anche i primi ostaggi israeliani tra cui tutte le donne, anziani, ragazzi sotto i 19 anni e le persone malate, il tutto in cambio della liberazione di donne e ragazzi palestinesi.
La seconda fase riguarda invece il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani maschi in cambio di un numero non ben precisato di prigionieri palestinesi e del ritiro completo delle truppe da Gaza.
Infine, l’ultimo step di questo piano comprende lo scambio dei resti e dei corpi.
Le altre richieste
Oltre tutti i punti già presi in esame, Hamas ha anche inserito un’altra richiesta nel suo piano che riguarda l’aumento di aiuti per Gaza e l’avvio della ricostruzione della zona.