Oggi, venerdì 29 novembre, la Commissione Europea è attesa ad approvare il pacchetto di rimedi proposto per l’accordo Ita-Lufthansa.
Cosa succederà ora?
L’accordo Ita-Lufthansa
L’approvazione riguarda l’acquisizione del 41% di Ita da parte di Lufthansa, già autorizzata a luglio 2024, ma condizionata a modifiche in materia di concorrenza e alcune tratte europee e internazionali.
Le trattative sono state caratterizzate da un’intensa mediazione: a novembre, il Mef, azionista unico di Ita, aveva respinto uno sconto richiesto dai tedeschi, causando un ritardo nell’invio della documentazione. La versione definitiva è stata inviata solo il 12 novembre.
L’accordo Ita-Lufthansa: cosa succede ora?
“Le bomboniere sono già pronte, i vestiti sono stati provati”, ha detto Antonino Turicchi, presidente di Ita, a margine del terzo congresso della Fondazione Pacta – Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo.
La Commissione è attesa a rilasciare la sua approvazione finale sull’investimento, che darà vita a un gruppo con circa 920 velivoli. Il processo di revisione ha incluso diverse richieste di chiarimento, ma ora è quasi giunto al termine e l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare in qualsiasi momento.
Le principali preoccupazioni sulla concorrenza riguardavano le rotte brevi, in particolare presso l’Aeroporto di Milano Linate, e tre rotte intercontinentali tra Roma e il Nord America. La Commissione Europea ha esaminato attentamente gli accordi commerciali tra Ita Airways, Lufthansa e altre compagnie come easyJet, IAG (British Airways, Iberia) e Air France-KLM.
Per risolvere i problemi di concorrenza, Ita e Lufthansa hanno raggiunto accordi con easyJet e con IAG e Air France-KLM.
In cambio, easyJet otterrà 30 slot giornalieri a Linate, IAG 8 slot e Air France-KLM 4 slot.
“L’accordo Ita-Lufthansa è chiave per dare una prospettiva sana di crescita al vettore di riferimento nazionale, ma anche a valorizzare Fiumicino come hub di transito”, ha dichiarato Marco Troncone, ceo di Aeroporti di Roma.
Solo dopo l’approvazione della Ue, Mef e Lufthansa potranno avviare le fasi successive del closing: convocare l’assemblea degli azionisti, realizzare l’aumento di capitale di 325 milioni di euro riservato ai tedeschi (per il 41%), nominare due membri del consiglio di amministrazione di Ita e avviare gradualmente le sinergie.