Il governo israeliano ha approvato l’accordo con Hamas sul cessate il fuoco e sulla liberazione degli ostaggi a Gaza, permettendo l’entrata in vigore dell’intesa domenica 19 gennaio. L’approvazione di Israele è arrivata dopo il via libera del gabinetto di sicurezza.
Accordo Israele-Hamas, via libera del governo israeliano: da domani la liberazione degli ostaggi
L’accordo mette fine al conflitto iniziato il 7 ottobre 2023 con l’attacco terroristico di Hamas a Israele, che causò più di 1.200 morti e oltre 250 ostaggi. Fino ad oggi, il bilancio della guerra supera i 46.000 morti, centinaia di migliaia di feriti e lo sfollamento della maggior parte dei 2,3 milioni di abitanti della Striscia di Gaza.
Dopo l’approvazione del governo israeliano per il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi, il Ministero della Giustizia ha diffuso un elenco di prigionieri palestinesi che saranno rilasciati nella prima fase dell’accordo. La lista include 737 prigionieri, alcuni dei quali condannati all’ergastolo per omicidio, e comprende membri di Hamas, della Jihad islamica palestinese e del movimento Fatah, al governo nell’Autorità Nazionale Palestinese.
Tra i prigionieri che verranno liberati c’è anche Zakaria Zubeidi, noto per numerosi attacchi contro civili israeliani e per essere stato leader delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, il braccio armato di Fatah. Nell’elenco esteso compare anche Khalida Jarar, una parlamentare palestinese di orientamento socialista, arrestata e detenuta da Israele in più occasioni, che sarà rilasciata.
Fonti dell’establishment sicurezza israeliana stimano che “25 dei 33 ostaggi destinati ad essere rilasciati nella prima fase dell’accordo siano ancora vivi”. Lo riferisce la Radio dell’esercito.
Nella lista del ministero israeliano ci sarebbero donne, reclute civili, bambini, anziani, malati e civili feriti che, secondo quanto affermato, non saranno rilasciati prima di domenica alle 16:00 ora locale. Il cessate il fuoco, invece, entrerà in vigore alle 8:30 di domani mattina.
“L’Idf si sta preparando ad attuare l’accordo per la restituzione degli ostaggi approvato dai vertici politici nella notte di sabato”, ha dichiarato l’esercito israeliano in queste ore.
La votazione dell’accordo Israele-Hamas
Secondo i media israeliani, 24 ministri hanno votato a favore dell’accordo, mentre otto si sono opposti. La parte contraria potrà ora presentare una petizione all’Alta Corte di Giustizia, anche se è poco probabile che la Corte intervenga.
Tra gli otto ministri contrari, figurano i membri del Likud David Amsalem e Amichai Chikli, insieme ai ministri dei partiti di estrema destra Otzma Yehudit e Religious Zionism. Il ministro delle Comunicazioni, Shlomo Karhi, anch’egli del Likud, era assente. Tra gli esponenti di Otzma Yehudit contrari all’accordo ci sono il leader del partito Itamar Ben Gvir, Yitzhak Wasserlauf e Amichai Eliyahu, mentre tra i contrari del Religious Zionism figurano il capo del partito Bezalel Smotrich, insieme ai ministri Orit Strock e Ofir Sofer. Otzma Yehudit ha minacciato di lasciare la coalizione a causa dell’intesa.