> > Cessate il fuoco a Gaza: Hamas accetta la bozza dell'accordo per la tregua co...

Cessate il fuoco a Gaza: Hamas accetta la bozza dell'accordo per la tregua con Israele

accordo gaza israele

Hamas avrebbe accettato la bozza di accordo con Israele per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio di decine di ostaggi

La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas, che coinvolge anche Libano, Siria e Iran, arriva al 466° giorno. Secondo quanto riportato da due funzionari che partecipano ai negoziati in Qatar, Hamas avrebbe accettato la bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per il rilascio di numerosi ostaggi.

Accordo Israele-Hamas: svolta nei negoziati per la pace a Gaza

Nella tarda mattinata di oggi, martedì 14 gennaio, il ministro degli Esteri del Qatar, che svolge il ruolo di mediatore, aveva confermato che i negoziati, in corso in Qatar tra le autorità della Striscia e Tel Aviv, per una tregua a Gaza erano nella fase finale.

“Non entriamo nei dettagli di ciò che sta accadendo nei negoziati, siamo al punto più vicino a questo accordo da mesi. Abbiamo inoltrato le bozze dell’accordo a entrambe le parti e ora stiamo raggiungendo la conclusione nei dettagli”.

Ora, secondo quanto riferito da due funzionari coinvolti nelle trattative, i vertici di Hamas avrebbero dato il loro consenso alla bozza di accordo con Israele per una tregua a Gaza. L’Associated Press ha ottenuto una copia dell’accordo, ma sembra che alcuni dettagli siano ancora da definire. Il piano dovrà essere presentato a Tel Aviv per l’approvazione finale.

La bozza dell’accordo: i punti principali

La tv israeliana Channel 12 riporta che il cessate il fuoco proposto per Gaza sarebbe diviso in tre fasi.

La prima fase prevede una tregua di 42 giorni con cessate il fuoco. Verranno rilasciati 34 ostaggi israeliani, tra cui donne, anziani e bambini, in cambio di 1000 prigionieri palestinesi, compresi quelli accusati di crimini gravi. Almeno 94 degli 251 ostaggi rapiti il 7 ottobre saranno liberati. I residenti della Striscia di Gaza potranno tornare nelle loro terre. Nel frattempo, le truppe israeliane inizieranno il ritiro progressivo, mantenendo una zona cuscinetto lungo il confine con l’Egitto. Israele ha insistito su questa misura per motivi di sicurezza nel Negev.

Nella seconda fase, si prevede la conclusione del conflitto, con il rilascio degli ostaggi rimasti, inclusi quelli in età militare. A partire dal sedicesimo giorno dei 42 previsti, si dovrebbe avviare la discussione per una tregua duratura.

Se tutto sarà rispettato, si passerà alla terza fase, che prevede il ritiro completo delle truppe israeliane e il dibattito sulla ricostruzione e governance di Gaza, con l’Autorità Nazionale Palestinese di Abu Mazen come possibile candidato.

Dovrebbe iniziare a breve un incontro tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e rappresentanti dell’associazione dei familiari degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023.