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Una risposta all’emergenza abitativa
Con l’avvio dell’Anno Santo, Roma si prepara a fronteggiare l’emergenza dei senza dimora attraverso l’apertura di due tensostrutture destinate all’accoglienza. Situate in punti strategici come Termini e Ostiense, queste strutture hanno già dimostrato la loro utilità, risultando ‘sold out’ in poche ore. Il sindaco Roberto Gualtieri ha sottolineato l’importanza di queste iniziative, affermando che “110 persone sono ora in un posto caldo e riparato”. Questo intervento, sebbene non risolva tutti i problemi del quartiere, rappresenta un passo significativo verso la dignità e il supporto per chi vive in condizioni di vulnerabilità.
Un aiuto concreto per il futuro
La tensostruttura di via Porta San Lorenzo non è solo un rifugio temporaneo, ma un’opportunità per offrire momenti di orientamento al lavoro e supporto sociale. L’assessora alle Politiche Sociali, Barbara Funari, ha dichiarato che “la tensostruttura non può essere fissa e operativa per più di un anno”, evidenziando la necessità di soluzioni a lungo termine. Tuttavia, l’apertura di altri hub, come quelli programmati in Tiburtina e via delle Fornaci, porterà il numero totale di posti disponibili a 250, offrendo così un aiuto concreto a molte persone in difficoltà.
Le sfide da affrontare
Nonostante i progressi, la situazione dei senza dimora a Roma rimane complessa. Le tensostrutture, pur rappresentando un sollievo immediato, non possono sostituire un intervento strutturale che affronti le cause profonde della povertà e dell’emarginazione. Il sindaco ha riconosciuto che “la tensostruttura non risolve tutti i problemi del quartiere né della città”, sottolineando l’importanza di un approccio integrato che coinvolga diverse istituzioni e organizzazioni. La protezione civile, che gestirà l’investimento dopo la fase emergenziale, avrà un ruolo cruciale nel garantire che queste strutture possano continuare a offrire supporto anche dopo il Giubileo.