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Inizio degli accertamenti tecnici a Volpiano
Oggi, a Volpiano, in provincia di Torino, sono iniziati gli accertamenti tecnici disposti dalla procura di Ivrea riguardanti la carcassa della Freccia Tricolore, il velivolo che si è schiantato nei pressi dell’aeroporto di Caselle, causando la tragica morte di una bambina di soli cinque anni. Gli specialisti nominati dalle parti coinvolte hanno assistito all’apertura del motore, un’operazione cruciale per comprendere le cause dell’incidente. Gli accertamenti proseguiranno anche domani, con l’obiettivo di fare chiarezza su quanto accaduto.
Ipotesi di avaria per impatto con un volatile
Una delle principali ipotesi che gli inquirenti stanno considerando è quella di un’avaria del velivolo dovuta all’impatto con un volatile, un fenomeno noto come ‘bird strike’. Questo evento potrebbe essersi verificato subito dopo il decollo dall’aeroporto di Caselle. I primi accertamenti, effettuati esaminando l’esterno della feritoia, non hanno fornito risultati significativi, ma l’analisi interna del motore potrebbe rivelare informazioni fondamentali per la ricostruzione della dinamica dell’incidente. La complessità dell’operazione e la necessità di dispositivi specifici hanno ritardato l’inizio degli accertamenti, che erano stati ordinati già il 5 marzo scorso.
La custodia del velivolo e le sfide logistiche
Attualmente, la carcassa del velivolo è custodita in un hangar di pertinenza dei carabinieri, dove gli esperti possono lavorare in sicurezza per analizzare i danni e raccogliere prove. L’operazione di accertamento è risultata laboriosa e ha richiesto tempo e risorse, evidenziando le sfide logistiche che spesso accompagnano le indagini su incidenti aerei. La comunità locale e le autorità sono in attesa di risposte, mentre il dolore per la perdita della giovane vittima continua a pesare sulle famiglie e sulla società.