Roma, 4 mar. (Adnkronos) – L'imperativo è dimenticare la Sardegna, scacciare i fantasmi che aleggiano sulla coalizione di centrodestra dopo l'ultima tornata elettorale e portare a casa la riconferma del presidente uscente in una regione, l'Abruzzo, che Fdi considera una sorta di roccaforte. Con questo spirito domani Giorgia Meloni si recherà prima a Teramo (dove alle 16 è in programma un evento alla Camera di commercio) e poi a Pescara per il comizio delle 18 in Piazza Salotto per sostenere la corsa di Marco Marsilio, che dopo 5 anni al governo della regione è ora a caccia del suo secondo mandato come governatore. Sul palco pescarese, assieme alla premier e presidente di Fratelli d'Italia, ci saranno anche gli altri leader della coalizione: Antonio Tajani, Matteo Salvini, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi. Nonostante un centrosinistra galvanizzato dal successo di Alessandra Todde in Sardegna ("gli abruzzesi vogliono cambiare pagina, noi ci crediamo", suona la carica il numero uno del M5S Giuseppe Conte), in casa Fdi non vogliono nemmeno contemplare l'ipotesi di una sconfitta nella regione del Centro Italia: "Il 10 marzo vince Marco Marsilio", assicura all'Adnkronos Etel Sigismondi, coordinatore in Abruzzo di Fratelli d'Italia.
Secondo il luogotenente di Via della Scrofa in regione, le ultime rilevazioni non riservano particolari sorprese, anzi. "I sondaggi, gli ultimi pubblicati, ci dicono che Marsilio è in netto vantaggio con una media del 53%. Ma la forbice potrebbe ampliarsi ulteriormente", osserva Sigismondi, confortato "non solo dai sondaggi ma anche dalla risposta della piazza in queste ore. La gente – prosegue – sta dimostrando grande affetto e apprezzamento per l'operato del presidente Marsilio". E a chi gli chiede se Fdi tema una rimonta del candidato del 'campo progressista' Luciano D'Amico, il coordinatore abruzzese risponde senza esitazione "assolutamente no".
Sigismondi respinge al mittente anche l'accusa, rivolta dal Pd a Fratelli d'Italia, di aver calato Marsilio 'dall'alto': "E' una polemica già usata 5 anni fa, che ha portato alla vittoria di Marsilio. Se dopo 5 anni continuano a insistere su questo tema vuol dire che non sanno come attaccarlo, perché evidentemente ha ben governato". Marsilio, rimarca il coordinatore di Fdi, "proviene da una famiglia abruzzese a cui, come a molte altre famiglie di questa regione, per motivi di lavoro è capitato di trasferirsi a Roma. Ma come tutte le persone che hanno a cuore le proprie origini, Marsilio è tornato nella sua terra. E' più abruzzese lui di molti altri che qui hanno avuto la fortuna di crescere".
In vista del comizio conclusivo di Pescara "ci aspettiamo una grande partecipazione dei cittadini", auspica Sigismondi. "Il centrodestra è una coalizione unita e solida, ha amministrato la regione e centri importanti come L'Aquila, Pescara, Montesilvano e Giulianova. Il centrosinistra invece è pieno di contraddizioni: Conte disconosce l'alleanza con Iv e con Azione, mentre Calenda che conferma che Conte e Renzi stanno dicendo un sacco di menzogne agli abruzzesi". Per gli ultimi giorni di campagna elettorale tutti i leader, compresa la segretaria del Pd Elly Schlein, saranno in campo in Abruzzo per tirare la volata ai propri candidati. La stoccata finale di Sigismondi è dedicata proprio a Pd &Co: "Il centrosinistra non è riuscito a fare un comizio con i suoi leader insieme, perché altrimenti avrebbero litigato sul palco…".