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La Commissione antimafia ha reso note le violazioni di due candidati alle elezioni regionali in Abruzzo, sollevando preoccupazioni sulla loro idoneità a ricoprire incarichi pubblici.
Si tratta di Simona Fernandez, candidata con Alleanza Verdi Sinistra, e Vincenzo Serraiocco, candidato con Noi Moderati.
Accuse e procedimenti giudiziari
Simona Fernandez è coinvolta in un procedimento legale con l’accusa di concorso in frode nelle pubbliche forniture, mentre Vincenzo Serraiocco è accusato di concorso in bancarotta fraudolenta. La presidente dell’Antimafia, Chiara Colosimo, ha dichiarato che entrambi i candidati risultano in violazione del codice di autoregolamentazione in seguito alle verifiche effettuate dalla Commissione.
Simona Fernandez e le accuse di frode
Simona Fernandez è coinvolta in un procedimento con l’accusa di concorso in frode. La presidente dell’Antimafia, Chiara Colosimo, ha dichiarato che Fernandez è sotto giudizio presso il Tribunale di Taranto per il reato di concorso nel reato di frode nelle pubbliche forniture. La Commissione antimafia ha evidenziato che questa situazione viola il codice di autoregolamentazione.
Vincenzo Serraiocco e le accuse di bancarotta fraudolenta
Vincenzo Serraiocco, candidato con Noi Moderati, è accusato di concorso in bancarotta fraudolenta. Il Gup presso il tribunale di Pescara ha disposto il giudizio, e il dibattimento è attualmente in corso. Anche questa situazione è considerata una violazione del codice di autoregolamentazione secondo la Commissione antimafia.
Conseguenze sulla candidatura
Queste violazioni sollevano interrogativi sull’idoneità dei candidati a rappresentare i cittadini in ruoli pubblici. La Commissione antimafia sottolinea che tali candidature sono in violazione del codice di autoregolamentazione, mettendo in discussione la loro legittimità e chiedendo un’adeguata riflessione da parte delle rispettive liste politiche.