Il diritto all’aborto entra ufficialmente nella Carta fondamentale dell’Ue. Il Parlamento europeo ha approvato il testo.
«L’aborto sia tra i diritti fondamentali Ue»: via libera dell’Eurocamera
Il Parlamento europeo ha approvato il testo della risoluzione per includere il diritto all’aborto sicuro e legale nella Carta fondamentale dell’Ue. Il testo ha ottenuto 336 voti favorevoli, 163 contrari e 39 astensioni. Un segnale politico dell’Europarlamento, una decisione con dietro la preoccupazione che diversi Paesi membri, tra cui Ungheria, Polonia ma anche Italia, possano inasprire “il diritto all’autonomia del corpo, all’accesso libero, informato pieno e universale alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi” come sottolineato a Open dall’eurodeputata di Renee Europe, Karen Melchior.
I deputati hanno espresso timori che in Europa possano aumentare i finanziamenti ai gruppi anti-choice, attivi in molti Paesi. Il testo è stato presentato dai liberal-macroniani di Re, insieme a Socialisti e Democratici, Verdi e Sinistra. Nella risoluzione è stato chiesto di modificare l’articolo 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, inserendo il diritto all’aborto sicuro e legale.
Cosa serve per modificare il Trattato dell’Unione
Per cambiare il Trattato dell’Unione serve l’approvazione dei 27 Paesi membri. Italia, Ungheria, Malta e Slovacchia sembrano non voler scendere a “compromessi” sull’aborto. Pro-vita & Famiglia Onlus hanno messo un camion-vela con un messaggio all’esterno dell’Istituzione a Bruxelles con scritto “To kill a baby is not a fundamental right“, con l’immagine di un feto insanguinato circondato dalle 12 stelle della bandiera europea. “Con questa iniziativa vogliamo denunciare la folle intenzione del Parlamento Europeo di consacrare l’uccisione di un bimbo inerme nel grembo materno come ‘diritto fondamentale’ e ‘valore comune’ dell’Unione Europea, tramite l’inserimento di questa pratica nella Carta dei Diritti Fondamentali” ha dichiarato il portavoce della Onlus, Jacopo Coghe.