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Abbronzatura a rischio se si va in piscina? Cosa dice il dermatologo

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Roma, 26 ago. (Adnkronos Salute) - "Paura di fare un tuffo in piscina perché così si toglie l’abbronzatura? Il cloro nemico della tintarella è una fake news che, una volta per tutte, va sfatata. Semmai, il cloro ha un effetto esfoliante sulla cute perché la se...

Roma, 26 ago. (Adnkronos Salute) – "Paura di fare un tuffo in piscina perché così si toglie l’abbronzatura? Il cloro nemico della tintarella è una fake news che, una volta per tutte, va sfatata. Semmai, il cloro ha un effetto esfoliante sulla cute perché la secca rendendola meno lucida. Ecco perché il colore che abbiamo preso al mare o in montagna va via più velocemente, ma guai a dire che il cloro sbianca. Piuttosto dobbiamo idratare la pelle bevendo molta acqua, seguendo una sana alimentazione e assumendo integratori anche al rientro dalle ferie". Così Andrea Paro Vidolin, responsabile Centro Fotodermatologia dell'ospedale Israelitico di Roma, all’Adnkronos Salute spiega come mantenere l’abbronzatura al ritorno dalle vacanze in poche mosse. Anche "l’aria condizionata è nemica dell’abbronzatura perché secca la pelle che, esfoliandosi come se facessimo uno scrub o un peeling, manda via la tintarella", prosegue Paro Vidolin.

Mantenere la pella abbronzata, lucida e in salute si può. Basta seguire poche e semplici regole. "Per prima cosa idratare la cute più volte al giorno con apposite creme, per la doccia o il bagno usare detergenti oleosi a Ph neutro – sottolinea lo specialista – lavarsi con acqua tiepida, mai fare una doccia calda. Inoltre, è consigliabile continuare ad usare integratori a base di betacarotene, estratto di tè verde, vitamina E e acido ialuronico". L’utilizzo di questi prodotti "anche dopo l’esposizione al sole può dare una grande aiuto dall’interno dell’organismo per mantenere la cute idratata e sana", conclude.

"I condizionatori e i deumidificatori sono nemici dell’abbronzatura perché asciugano l’aria e tolgono umidità all’ambiente, rendendo così la pelle secca e favorendo la desquamazione. Quando in ufficio o a casa non se ne può fare a meno è consigliabile tenere a portata di mano una crema idratante. Attenzione anche all’acqua ricca di calcare che in poco tempo, dopo aver seccato la pelle, manda via l’abbronzatura conquistata con molta fatica", dice all’Adnkronos Salute è Caterina Longo, professoressa ordinaria di Dermatologia all'Università di Modena e Reggio Emilia, responsabile Skin Cancer Centre Azienda Ausl Reggio Emilia e membro del Consiglio direttivo di Sidemast – Società italiana di dermatologia medica chirurgica estetica e di malattie sessualmente trasmesse – illustrando alcuni trucchi per mantenere l’abbronzatura più a lungo e in modo naturale.

"Il cloro della piscina di per sé non toglie l’abbronzatura ma secca la pelle – tiene a precisare Longo – di conseguenza, con una cute desquamata si perde la pigmentazione. Se vogliamo evitare il pallore e preservare la tintarella l’ideale è idratare la pelle con creme emollienti e fare almeno una volta al mese uno scrub delicato per rimuovere le cellule morte e mantenere la cute sana".

Per le donne che fanno i lavori in casa, ovvero colf, badanti, casalinghe, "il lavaggio continuo delle mani con saponi e detergenti schiumogeni e aggressivi mette a rischio l’abbronzatura perché questi prodotti oltre a seccare la pelle e a togliere il colore provocano un danno alla barriera cutanea", conclude.