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Abano Terme punta su Sofia Goggia, simbolo di rigenerazione

Abano Terme (Pd), 16 gen. (askanews) – In vista delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina del 2026 Abano Terme, in provincia di Padova, punta sulla sciatrice Sofia Goggia per rafforzare, anche a livello internazionale, la propria immagine di luogo di rigenerazione del corpo e dello spirito. La campionessa bergamasca è diventata infatti ambasciatrice di questo territorio con l’obiettivo di comunicarne le caratteristiche di centro termale nel quale il recupero del benesse fisico è accompagnato dalla ricerca di quello interiore attraverso l’incontro con la cultura, la storia, l’arte e la bellezza del paesaggio.

“Abano – ha detto la campionessa olimpica – è la mia idea di benessere perché mi permette di contare e fare base su un luogo che dista poco da casa mia, dove io ho accesso a tutte le cure termali e al riposo che un’atleta merita dopo settimane di lunghissimi e intensi allenamenti fisici, oppure anche i raduni sciistici, e mi permette anche di staccare completamente con la testa”.

Per la località padovana si tratta di un cambio di passo, che guarda sopratutto all’estero, e mira a trasmettere l’idea delle cure termali come parte di un percorso di benessere che una persona può intraprendere indipendentemente dall’età e dal suo stato di salute.

“La figura di Sofia Goggia, i valori che rappresenta, la resilienza, il benessere, sono tutti valori – ha sottolineato il sindaco di Abano Terme, Federico Barbierato – che incarnano la nostra destinazione termale. È una precisa volontà di comunicare a livello internazionale tutte queste caratteristiche del territorio, tutti questi pregi, anche perché il prodotto internazionale, il brand che abbiamo, ma soprattutto anche il brevetto internazionale rappresenta un unicum che il nostro territorio può offrire anche agli sportivi, anche a un turismo giovane che può apprezzare gli effetti, non solo curativi ma anche preventivi, delle cure termali”.

Grazie alla presenza di particolari microrganismi i fanghi termali di Abano sono infatti gli unici al mondo con capacità antinfiammatorie garantite da un brevetto, registrato in Italia nel 2010 e in Europa nel 2013, che ne giustifica la classificazione a farmaco naturale.