La confessione di Rozzano, dove un giovane ha ammesso di aver causato la morte di Manuel: “Non credevo di averlo ucciso”.
Nella sua dichiarazione rilasciata ai carabinieri, ha raccontato gli eventi di quella notte: era uscito per una passeggiata con un coltello nascosto nella tasca della tuta. L’ha affrontato chiedendo dei soldi, ma dopo il rifiuto, lo ha colpito. “Non pensavo di averlo ucciso”, ha affermato il diciottenne, che ha inflitto il colpo mortale a Mastrapasqua. Ha aggiunto ai militari: “Lui era in piedi, non ho notato sangue, non mi sembrava fosse morto”.
Daniele Rezza ha spiegato di essere partito da casa intorno alle 2:30 per una passeggiata, con l’intenzione di proteggersi in caso di incontri pericolosi nel suo quartiere. Ricorda di aver chiesto: “Dammi qualcosa, dei soldi”, prima che l’alterco sfociasse nella tragedia.
Confessione di Rozzano
La confessione di Rozzano, dove un giovane ha ammesso di aver causato la morte di Manuel: “Non credevo di averlo ucciso”. Nella sua dichiarazione rilasciata ai carabinieri, ha raccontato gli eventi di quella notte: era uscito per una passeggiata con un coltello nascosto nella tasca della tuta.
L’ha affrontato chiedendo dei soldi, ma dopo il rifiuto, lo ha colpito. “Non pensavo di averlo ucciso”, ha affermato il diciottenne, che ha inflitto il colpo mortale a Mastrapasqua. Ha aggiunto ai militari: “Lui era in piedi, non ho notato sangue, non mi sembrava fosse morto”. Daniele Rezza ha spiegato di essere partito da casa intorno alle 2:30 per una passeggiata, con l’intenzione di proteggersi in caso di incontri pericolosi nel suo quartiere.
Ricorda di aver chiesto: “Dammi qualcosa, dei soldi”, prima che l’alterco sfociasse nella tragedia.