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A Rozzano è avvenuto un omicidio in cui Manuel è stato colpito con un coltello in un intervallo di soli quattro minuti. Si sospetta che si tratti di una rapina che è degenerata.

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Indagine in corso sull'omicidio di Manuel Mastrapasqua: la rapina come ipotesi principale, ma senza legami mafiosi. Analisi video e dati telefonici cruciali per risolvere il caso

Le indagini sull’omicidio di Manuel Mastrapasqua, un uomo di 31 anni ucciso a Rozzano, vicino Milano, sono in corso e gli investigatori stanno valutando diverse possibilità. Tuttavia, l’ipotesi più plausibile sembra essere quella di una rapina culminata in tragedia. Manuel, senza precedenti penali, stava rientrando a casa dal lavoro e aveva con sé una busta della spesa, che non è stata rinvenuta. Inoltre, il suo portafoglio è stato trovato privo di contante, escludendo così un’azione premeditata di tipo mafioso.

Le indagini e le prove

I carabinieri hanno esaminato le registrazioni delle telecamere di sicurezza, che immortalano Manuel mentre esce dal Carrefour, dove prestava servizio, poco dopo la mezzanotte. Le immagini confermano che il giovane aveva un sacchetto con la spesa. Gli investigatori, tuttavia, non hanno ancora nessuna certezza, considerato il poco tempo trascorso tra il suo rientro, avvenuto attorno alle 2:50, e il momento in cui è stato scoperto vicino a una fermata del tram 15. Manuel è stato trovato in stato di emergenza da una pattuglia e trasportato all’ospedale Humanitas, dove purtroppo è deceduto.

Le circostanze misteriose

Sul posto in cui è avvenuto il delitto, si è scoperto che la vittima possedeva un portafoglio privo di contante e il suo telefono. L’orario dell’incidente e il luogo in cui è stato soccorso coincidono con i suoi rientri abituali a tarda notte, specialmente durante i turni serali. Nonostante ciò, la mancanza di precedenti penali o segnalazioni e uno stile di vita della massima tranquillità sembrano escludere la possibilità che fosse coinvolto in situazioni pericolose. Gli esperti, inoltre, non ritengono che la scena del crimine indichi un attacco da parte della malavita.

La dinamica dell’aggressione

Ciò che è certo è che una telecamera di sorveglianza ha ripreso la vittima quattro minuti prima del suo rinvenimento, quando era già a terra in condizioni disperate. L’aggressione sembra quindi essersi consumata in un tempo brevissimo. L’unica ferita, che si è rivelata letale, è localizzata nella zona centrale del torace e ha colpito il pericardio. Questo singolo colpo non suggerisce affatto una motivazione passionale. Saranno cruciali le analisi dei dati telefonici per identificare le celle telefoniche collegate al suo dispositivo, tracciando così il percorso seguito, oltre all’analisi delle registrazioni video delle telecamere stradali e dei mezzi di trasporto pubblici. Infine, l’esame del telefono sequestrato dalle autorità servirà a scoprire ulteriori contatti, oltre a quello con la fidanzata residente in Liguria.