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A Roma il Forum del National Security Hub

Roma, 3 dic. (askanews) – Si è svolto a Roma a Palazzo Wedekind, il Forum per la 2 edizione del National Security Hub, l’osservatorio che promuove il dibattito sugli interventi strategici per la sicurezza nazionale. Un tema pressante considerando le minacce cibernetiche crescenti. L’evento è stato organizzato da Core con il contributo dei partner Autostrade per l’Italia, Gruppo A2A e Gruppo Ferrovie dello Stato italiane. Nel corso dell’iniziativa è stato presentato il primo numero del National Security Magazine, la rivista trimestrale dell’hub che diventa a tutti gli effetti un osservatorio permanente.

Per la protezione delle infrastrutture strategiche riveste un ruolo fondamentale la Marina Militare che tutela i cavi sottomarini attraverso cui transitano dati e energia. Come ha spiegato Antonietta Gennaro, Capitano di Fregata “in primis la Marina ha come obiettivo, come priorità assoluta, quella di proteggere le risorse che sottendono il fondo e il sottofondo”.

Gli attacchi cyber possono verificarsi nelle aziende e nella pubblica amministrazione. Come difendersi? Per il gruppo Autostrade per l’Italia è intervenuto il Ciso Valerio Visconti. “Autostrade per l’Italia, in quanto primo operatore delle autostrade a pedaggio in Italia e gestore di una rete autostradale che è un’infrastruttura critica del Paese, da sempre utilizza un approccio risk based per impostare il proprio cyber security programme. Oltre alle classiche minacce tipiche di una infrastruttura corporate – ha precisato – deve tener testa anche ad attacchi mirati verso infrastrutture a supporto del sedime autostradale per i propri clienti”.

La gestione dei data center implica anche profili etici. Antonio Mancazzo, Comandante del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza ha spiegato che per quanto riguarda le Fiamme Gialle la gestione etica significa “attuare tutte le misure di prevenzione per evitare rischi che dati o informazioni gestiti nell’ambito dei data center possano essere esfiltrati o comunque oggetto di disseminazione illecita. Ecco perché è importante che coloro che gestiscono i data center si conformino a quelle che sono le prescrizioni del Regolamento europeo sulla privacy, soprattutto in tema di misure di sicurezza”.