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Il femminicidio di Kyriaki Griva è il quinto avvenuto in Grecia dall’inizio dell’anno.
28enne uccisa dall’ex fidanzato
Secondo le prime ricostruzioni la 28enne è stata pugnalata dall’ex fidanzato lunedì sera, proprio mentre stava chiedendo aiuto alle forze dell’ordine nel quartiere Αgioi Anargyroi ad Atene.
Cosa è successo
In base a quanto riportato dai giornali locali, il presunto colpevole avrebbe seguito la donna fino alla stazione di polizia, dove si era recata con un’amica per chiedere assistenza poiché l’ex continuava a perseguitarla.
Una volta fuori, proprio perchè non si sentiva al sicuro, la giovane ha composto il numero di emergenza e mentre si trovava ancora in linea con i soccorsi è stata colpita mortalmente più volte. L’uomo è stato identificato e arrestato, al momento si trova rinchiuso in un reparto psichiatrico del carcere.
Infuriano le proteste nella capitale
Decine di giovani manifestanti si sono riuniti venerdì davanti a quella stella stazione di polizia, per esprimere la propria vicinanza a Kyriaki Griva e ribellarsi alle continue violenze contro le donne.
Dalle testimonianze fornite agli inquirenti sembrerebbe che l’agente al telefono abbia rifiutato la richiesta della ragazza di essere scortata a casa quella sera: “L’auto della polizia non è un taxi” si sente rispondere in una registrazione rilasciata dalla polizia e successivamente condivisa dalla televisione nazionale. Cinque agenti, tra cui il comandante e l’agente del centralino, sono stati rimossi dai loro incarichi. Il ministro della Protezione dei cittadini Michalis Chrisochoidis ha descritto la tragedia come “uno dei momenti più difficili” della sua carriera.