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25 aprile: Casini, 'festeggiamo rinascita civile e morale, tramandare memoria comune a giovani'

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Roma, 25 apr. (Adnkronos) - “Nelle valli di questa terra, così come in tante altre parti d’Italia, si è combattuto per realizzare un mondo di uomini liberi e per affermare il primato della dignità della persona umana contro la logica della violenza e della sopraffazi...

Roma, 25 apr. (Adnkronos) – “Nelle valli di questa terra, così come in tante altre parti d’Italia, si è combattuto per realizzare un mondo di uomini liberi e per affermare il primato della dignità della persona umana contro la logica della violenza e della sopraffazione. Ogni anno, in questo giorno, non possiamo che inchinarci con umiltà e commozione davanti all’impegno civile e al generoso sacrificio che ha accomunato tanti, giovani e non, del nostro Paese.

Ma oggi è anche un giorno di festa, in cui si celebra la rinascita della nostra Patria su basi nuove, il suo risveglio alla libertà, alla democrazia e alla pace". Lo ha affermato Pier Ferdinando Casini, nel corso delle celebrazioni per l'80esimo anniversario della Festa della Liberazione, organizzate a Cirié in provincia di Torino.

"I lunghi mesi tra il '44 ed il '45 costituirono per tutti gli italiani una prova durissima. Eppure, proprio allora, nelle loro coscienze -ha ricordato l'ex presidente della Camera- si fece strada progressivamente un imperativo inderogabile: reagire all'umiliazione dell'occupazione nazifascista, dare nuova dignità all'Italia, trovarsi uniti nella lotta per la libertà e la democrazia".

"Oggi festeggiamo questa rinascita civile e morale, da cui ha avuto inizio il processo che ha condotto alla Costituzione repubblicana. Una rinascita alimentata da valori che rappresentano ancora oggi un patrimonio comune di tutti i cittadini e fanno parte a pieno titolo del codice genetico dell’intera comunità nazionale. L’aggressione della Russia nei confronti di un Paese sovrano ci ha dimostrato quanto in realtà il nostro sistema di regole e principi incardinati nel secondo dopoguerra non sia scontato, quanto la democrazia sia ancora un valore da difendere e quanto possa far paura la sua diffusione ai confini di regimi autocratici. Per questo -ha concluso Casini- è ancora più doveroso tramandare questa memoria comune alle giovani generazioni".