Torino, 21 nov. (askanews) – Il Museo Egizio di Torino festeggia i propri 200 anni con la riapertura della Galleria dei Re, completamente rinnovata dall’intervento dallo studio OMA di Rotterdam, e del Tempio di Ellesya, che tornano a essere visitabili dopo mesi di interventi di restauro. Diverse le istituzioni e le imprese che hanno sostenuto il progetto, tra esse anche Alpitour World, direttamente coinvolta nel rinnovamento della Galleria.
“E’ una giornata stupenda – ha detto ad askanews Gabriele Burgio, presidente e ad di Alpitour World – 200 anni per un’istituzione pubblica o privata sono una data molto importante. Noi da 35-40 anni come Gruppo portiamo i nostri clienti in Egitto, quindi c’è una conoscenza del Paese molto importante, diversi milioni di italiani sono stati con noi in vacanza in Egitto, quindi è naturale sostenere il museo, anche perché abbiamo la fortuna di averlo a Torino, dove abbiamo la nostra sede, era una situazione perfetta”.
La nuova Galleria dei Re è immersa nella luce: l’allestimento rende ulteriore giustizia alle opere che il museo ospita, alcune delle quali sono sculture che hanno segnato la storia dell’uomo e della civilizzazione. E che rinnovano un ponte culturale che unisce le due sponde del Mediterraneo. “E’ stato fondamentale lavorare con i nostri partner – ci ha spiegato un raggiante Christian Greco, direttore del Museo Egizio – non li voglio definire sponsor, sono partner che credono in un progetto culturale in cui tutti capiamo che il museo non è semplicemente il centro di un sapere lontano, polveroso ed erudito, ma è la nostra memoria, non possiamo avere futuro e presente senza memoria e quindi fa parte del nostro tessuto sociale. Questo partenariato pubblico privato è stato bellissimo per costruire il futuro”.
Il sostegno del grande gruppo turistico nasce dalla volontà di trasmettere il valore culturale della scoperta e del viaggio, sia fisico sia simbolico. Ma nel progetto del nuovo Museo Egizio c’è anche una forte volontà di apertura alla cittadinanza, di offrire in vista alcune delle sculture più famose dalle finestre che danno sulla strada. E questa idea di restituzione è parte importante anche della visione di Alpitour sul sostegno alla cultura. “Siamo un pezzo della società – ha concluso Gabriele Burgio – e lo dobbiamo dimostrare tutti i giorni. Questo sposa tutte le nostre intenzioni ed è perfetto”.
Oltre alla partecipazione al progetto della nuova Galleria dei Re, il gruppo ha anche promosso delle iniziative di edutainment per favorire l’inclusione, l’accesso alle visite e alle formazione anche dei più piccoli, oltre a un progetto che coinvolge studenti e detenuti.