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17enne ucciso a Pescara: fermati due minori sospettati dell'omicidio

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Due minorenni sono sospettati dell'omicidio del 17enne ucciso domenica scorsa a Pescara

Nelle ore successive al tragico ritrovamento del corpo di un 17enne accoltellato nel parco Baden Powell di Pescara, sono stati fermati due minorenni.

17enne ucciso a Pescara: fermati due sospettati

I due giovani, sospettati dell’omicidio avvenuto domenica 23 giugno, sono stati sottoposti a interrogatorio presso la Questura. Uno di loro è figlio di un comandante dei carabinieri di una stazione della provincia di Pescara, mentre l’altro è figlio di un avvocato molto conosciuto in zona. Secondo le prime ricostruzioni, l’omicidio potrebbe essere scaturito da una lite. Il movente dell’accoltellamento potrebbe invece essere un debito di poche centinaia di euro, collegato ad attività di piccolo spaccio nel parco.

Indagano gli inquirenti

L’arma del delitto, presumibilmente un coltello da sub, non è stata ancora recuperata. Si suppone che i due giovani si siano disfatti del coltello in mare, dove si sono recati subito dopo il crimine. I sommozzatori dei Vigili del fuoco sono attualmente impegnati nelle ricerche. La Polizia, insieme al procuratore capo Giuseppe Bellelli, sta trattando il caso con estrema cautela e al momento le informazioni sull’accaduto sono poche. Sembrerebbe che il 17enne, residente a Rosciano, sia stato attirato in una zona appartata dietro al parco e colpito ripetutamente con l’arma da taglio. Le riprese dei sistemi di videosorveglianza sono risultate cruciali per identificare i due minorenni.

“Sorprendente carenza di empatia emotiva”

La Questura di Pescara ha dichiarato: “La drammatica vicenda ha evidenziato una sorprendente carenza di empatia emotiva ed una palese incapacità di comprendere la gravità delle azioni commesse. Questi atteggiamenti disfunzionali meritano ampio approfondimento, al pari della necessaria ricostruzione delle dinamiche e responsabilità“. Sulla vicenda è intervenuto anche il primo cittadino, Carlo Masci. “Tutti ci dobbiamo interrogare sui limiti e le mancanze della nostra società nei rapporti con i più giovani. Il mio pensiero va alla famiglia della vittima e anche alle famiglie dei ragazzi che si sono macchiati di questo omicidio” ha commentato il sindaco di Pescara.